Appena maggiorenne era stato arrestato dai carabinieri per spaccio e poi condannato a un anno e 8 mesi di reclusione, pena sospesa. A distanza di 8 anni dal primo guaio con la giustizia c’è ricascato in pieno. Questa volta a mettere le manette attorno ai polsi di un 26enne anconetano sono stati gli agenti della Squadra Mobile dorica. Ieri pomeriggio, gli uomini diretti dal vice questore aggiunto Carlo Pinto hanno sequestrato quasi un etto di droga, tra hashish e marijuana, che il giovane teneva nell’appartamento che divide con la sua famiglia, a Candia. Nei guai è finito anche il padre del 26enne. L’uomo, durante la perquisizione, ha tentato di disfarsi di qualche grammo di hashish. Per lui, 55 anni, è scattata una denuncia per detenzione di sostanze stupefacenti.
Padre e figlio, entrambi giardinieri, sono finiti nella trappola degli agenti dopo una serie di appostamenti e accertamenti. Secondo i riscontri, il 26enne – vice presidente di un circolo ricreativo di Ancona – avrebbe spacciato la droga nel capoluogo dorico, ma anche nei dintorni di Camerano, sfruttando la sua attività lavorativa. Il blitz di ieri pomeriggio ha permesso di rinvenire la droga nascosta in varie stanze della casa assieme al materiale necessario a confezionare le dosi. Portato in tribunale per la direttissima, il 26enne ha detto al giudice di essere un assuntore, ma non uno spacciatore. Dopo la convalida dell’arresto, è scattata la misura cautelare dell’obbligo di presentazione in questura. Processo il 18 gennaio.
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