LA CRONACA. Pronti via e Barca scalda subito le mani a Brugnoni. Le falconaresi controllano bene il campo e si affidano alle ripartenze. Su una di queste Lidu ha una buona occasione ma trova sulla sua strada Nagy in vena di prodezze. Al 7′ arriva la rete del vantaggio ospite: Shai ruba palla a Beita si fa tutta la fascia sinistra e batte Nagy in diagonale. La reazione delle laziali è rabbiosa con Soldevilla che per due volte trova a sbarrarle la strada Brunoni. Sul fronte opposto Lidu ha la possibilità di raddoppiare ma viene anticipata sull’imbeccata di Shai. Mister Chilelli mette Agnello portiere di movimento. La maggior pressione può essere fatale ma le Citizens non riescono ad approfittarne. Marcella prova il tiro dalla distanza a porta vuota ma la traiettoria viene leggermente deviata da un’avversaria. Sarebbe angolo ma l’arbitro pasticcia. Decide per fondo alla Lazio e conta i 5 secondi che nella confusione generale scadono. Punizione per il Falconara con schema che arriva a Lidu e palo esterno della brasiliana. Dal possibile 0-2 all’1-1 il passo è breve. È proprio Agnello che conclude dalla distanza un batti e ribatti in area falconarese.
Si va a riposo sull’1-1 e nella ripresa la Lazio continua a spingere mentre il Falconara si difende bene. Capitan Luciani raggiunta da Marcella costringe Nagy agli straordinari. Nulla da fare. Dall’altra parte Beita scende sulla sinistra, impegna severamente Brugnoni che para ma la palla resta vagante in area e arriva sui piedi di Lucileia: appoggio rilassato e 3-1 Lazio. A 5 minuti dal termine anche mister Neri va con Marcella, portiere di movimento. Nagy sale in cattedra: a 3 minuti dal termine riesce a sbrigliare in uscita disperata una sortita di Lidu lanciata da Shai e, pochi minuti dopo, si ripete su Marcella. Triplice fischio, tutte sotto la doccia con il Falconara che, pur restando in zona salvezza, dice addio a quella che sarebbe stata la sua prima storica partecipazione alla Coppa Italia. «Era gran bel sogno – commenta Lara Brugnoni al termine – ci siamo arrivate a un passo e forse ci è mancata un po’ di cattiveria sotto porta. Occasioni ne abbiamo avute: magari anche con un po’ di fortuna avremmo potuto fare di meglio. Il girone di ritorno? Sognare è lecito. Noi continueremo a farlo e a lavorare per correggere i nostri difetti». Anche per mister Neri la possibilità di vincere c’era: «l’abbiamo avuta – dice – ma se non fai gol quando te lo meriti, capita spesso che poi gli episodi ti girino a sfavore. Abbiamo fatto una bella partita eseguendo alla lettera il piano tattico che avevamo preparato. Purtroppo non abbiamo concretizzato le tante occasioni create».
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