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Sorpresi a rubare al parcheggio
della pista ciclabile:
tre ‘topi d’auto’ in manette

OSIMO - I terzetto di jesini è stato bloccato dai carabinieri a Campocavallo dopo un inseguimento da Chiarino di Recanati dove erano stati sottratti un Ipad, un portamonete con 350 euro e documenti da una Nissan Qashqai parcheggiata. Le indagini proseguono per capire se gli arrestati possono essere in qualche modo coinvolti nei numerosi furti perpetrati anche ai parcheggi della Confluenza e dei Laghetti del percorso ciclopedonabile di Osimo

foto d’archivio

Sorpresi a rubare su un’auto in sosta alla pista ciclabile di Chiarino di Recanati. Inseguiti e arrestati a Campocavallo di Osimo dai militari del Nucleo Operativo Radiomobile osimano insieme ai colleghi della stazione di Filottrano. Devono rispondere del reato di furto aggravato in concorso i 2 giovani e la donna, tutti residenti in un campo nomadi di Jesi, colti ieri pomeriggio con le mani nel sacco e bloccati poco dopo dai militari della Compagnia di Osimo. Il 25enne B.S., la 32enne D.S.S. nativa di Nola e la 54enne T.C., nativa di Pietrasanta, alle 16:30 circa di ieri, sono stati individuati a bordo di un’autovettura Fiat Bravo nell’area di sosta adiacente alla pista ciclabile di Chiarino, a Recanati, mentre cercavano di dileguarsi subito dopo aver commesso un furto su di un’altra autovettura, una Nissan Qashqai parcheggiata nella zona. Al volante della Fiat c’era il 25enne. Inseguiti, i tre, già noti alle forze dell‘ordine sono stati bloccati a Campocavallo di Osimo e dopo una perquisizione sono stati trovati in possesso di una borsa contenente l’I-Pad, il portafogli con 350 euro e i documenti del proprietario della Nissan Qasqhai. La refurtiva è già stata restituita al legittimo proprietario.

Uno dei parcheggi della pista ciclabile di Campocavallo di Osimo

Accompagnati in caserma, sul loro conto sono stati svolti ulteriori accertamenti. Gli uomini del maggiore Raffaele Conforti stanno verificando se possano essere in qualche modo coinvolti nei numerosi furti perpetrati sulle auto posteggiate anche nei parcheggi della pista ciclabile di Osimo, nell’area sosta della Confluenza, e in zona Laghetti. Le indagini sono ancora in corso. Il Pm Ruggiero Dicuonzo nell’immediatezza dell’arresto ha disposto gli arresti domiciliari a Jesi per i tre, in attesa del rito direttissimo previsto per stamattina. Alle 13 il Gip del Tribunale di Ancona, ha convalidato l’arresto, rinviando l’udienza del processo al prossimo 2 febbraio, ma disponendo nelle more del giudizio l’obbligo di dimora e di permanenza in casa, nel campo nomadi di Jesi, nell’arco d’orario dalle 22 alle successive 8, sottoposti al controllo e vigilanza dei carabinieri. I carabinieri hanno redatto anche la proposta per l’irrogazione della misura di prevenzione del Foglio di Via Obbligatorio per anni 3 dal Comune di Osimo, inoltrato alla Questura di Ancona.

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