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Furlan ad Ancona: «Sbloccata
la contrattazione, non mollare
la presa su povertà ed occupazione»

ELEZIONI - La leader di via Po nell'aula magna d'ateneo della Politecnica per aprire la campagna per il rinnovo delle rsu commenta i dati di Bankitalia e Istat su crescita del Paese ed aumento delle disuguaglianze

Annamaria Furlan

 

L’aula magna d’ateneo della Politecnica delle Marche dove si è riunito il Consiglio generale della Cisl Marche

 

«Finalmente abbiamo sbloccato la contrattazione, rinnovato i contratti per circa 3 milioni di lavoratrici e lavoratori pubblici e ripristinato la contrattazione non solo di primo ma anche di secondo livello con tante materie e tante competenze che in questi anni la legge aveva sottratto e che oggi ritornano finalmente sul tavolo del confronto contrattuale. Una scommessa importante per i lavoratori e per le lavoratrici per coniugare qualità del lavoro pubblico indispensabile nel nostro Paese a qualità del servizio. Quindi una risposta ai lavoratori di tutto il pubblico impiego ed ai tanti cittadini che hanno diritto a servizi adeguati ed efficaci». Sono le parole con cui la segretaria generale della Cisl, Annamaria Furlan, ha aperto il Consiglio generale della Cisl Marche riunito ad Ancona, all’aula magna d’ateneo della Politecnica delle Marche, per il via alla Campagna elezioni delle rsu.
La leader di via Po, a margine del Consiglio, ha commentato i dati forniti da Bankitalia su povertà e diseguaglianze e quelli di oggi dell’Istat sull’occupazione, sottolineando come «in questi anni di crisi il Paese ha sofferto moltissimo, soprattutto le famiglie più povere. Abbiamo dei segnali positivi nell’economia e nell’occupazione. Ma tutto questo non è ancora sufficiente. L’aumento della povertà ed il livello di disoccupazione soprattutto nel Mezzogiorno
rimangono le vere emergenze del Paese di cui deve occuparsi la politica con la collaborazione delle parti sociali. Non va mollata la presa. Bisogna continuare a crescere e rendere la crescita funzionale per nuovi posti di lavoro». Sul piano del post elezioni Furlan ha ribadito che non possiamo permetterci tempi troppo lunghi e troppo incerti. «Credo che le parole e l’appello alla responsabilità che il presidente della Repubblica, Mattarella, ha fatto a tutti, partiti e paese intero, vada accolto da ogni soggetto, politico, istituzionale e sociale», ha concluso Furlan.

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