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Scabbia al Podesti-Calzecchi-Onesti,
gli studenti: «Non entriamo»

ANCONA - La notizia, segnalata dall'Asur, si è diffusa informalmente tra gli studenti, che non non avevano ricevuto comunicazioni ufficiali dalla scuola. I rappresentanti d'istituto hanno lanciato l'allarme, invitando i compagni a non entrare e a radunarsi in sit-in per chiedere spiegazioni al dirigente scolastico

La sede dell’istituto Podesti-Calzecchi-Onesti (foto d’archivio)

 

«Scabbia a scuola, noi non entriamo». È la protesta che è andata in scena questa mattina a Passo Varano davanti ai cancelli dell’Istituto superiore Podesti-calzecchi-Onesti di Ancona. Verso le 8.30 i rappresentanti di istituto hanno informato i loro compagni che erano a conoscenza di notizie sulla presenza di casi di scabbia all’interno della scuola, senza che il dirigente scolastico ne avesse dato informazione, ed invitavano così tutti gli studenti a non entrare, essendo la malattia contagiosa. In moltissimi sono dunque rimasti fuori dal plesso scolastico, organizzando un sit-in.

Dall’Asur arriva la conferma della presenza di uno studente del Podesti-Calzecchi-Onesti affetto da scabbia, sottolineando che la fonte del contagio è esterna e non interna alla scuola. La comunicazione della presenza della malattia infettiva, anticipata nei giorni scorsi telefonicamente al preside della scuola. Alla comunicazione verbale sarebbe dovuta seguire quella scritta, protocollata dagli uffici Asur lunedì 12 marzo. Per disguidi postali, fanno sapere dall’Asur, la lettera sarebbe arrivata in ritardo al dirigente scolastico dell’Istituto, che non avrebbe dunque fatto in tempo a dare la notizia agli studenti. Notizia che però si era già diffusa tra i ragazzi, che questa mattina, temendo per la loro salute, hanno deciso di non entrare e chiesto spiegazioni. Una delegazione di studenti, accompagnata dal dirigente, è stata ricevuta dagli uffici Asur, dove è stata fatta luce sulla vicenda.

Confermata, dunque, la presenza di uno studente affetto da scabbia all’interno della scuola, ma nulla da temere per i ragazzi. «La comunicazione che facciamo alla scuola in questi casi − spiega la responsabile del servizio dell’Asur Marche − vale per tutte le malattie infettive che ci vengono segnalata, dunque anche per i casi di scabbia. Insieme alla comunicazione vengono fornite alcuni consigli per evitare il contagio, ma non c’è alcun pericolo per gli studenti».

Come si legge dalla lettera Asur indirizzata al preside del Podesti-Calzecchi-Onesti, «il contagio avviene per contatto diretto cutaneo con persone ammalate o tramite l’uso comune di biancheria, non sono dunque necessarie misure di pulizia straordinarie».

 

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