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Big Data Engeneering:
il nuovo corso della Politecnica
per analizzare le tracce lasciate sul web

ANCONA - Le informazioni che restano nella Rete ogni volta che si accende uno smartphone o un pc non riguardano solo le aziende, ma anche i privati cittadini che spesso involontariamente non sanno di fornire le proprie impronte digitali online. Il nuovo percorso formativo della Politecnica per conoscere ed essere più consapevoli

La conferenza stampa di presentazione del corso di perfezionamento Big data Engeneering

 

 

I big data, cosa sono e come gestirli per crescere? Dall’esigenza di rispondere a queste domande e di analizzarli nasce il corso di perfezionamento in Big Data Engineering organizzato dall’Università Politecnica delle Marche. Si parla, infatti, sempre più spesso di big data, ovvero di tutte quelle informazioni che la trasformazione digitale sta facendo circolare dentro e fuori le aziende. Ma i big data non riguardano solo le imprese. Ogni volta che usiamo un computer, accendiamo lo smartphone o apriamo una app sul tablet, lasciamo una nostra impronta digitale fatta di dati. Tutto questo tocca anche i privati cittadini che, senza dirlo esplicitamente, lasciano informazioni nei motori di ricerca e nei principali social network: generalità, luoghi toccati, soste, cibi e pernottamenti, amicizie, scelte politiche o affettive.

Possedere le competenze per scegliere le fonti di dati da cui poter estrarre le informazioni di interesse con l’obiettivo di produrre ed erogare servizi innovativi, di migliorare la qualità della vita delle persone e delle comunità è diventato, per qualunque territorio, e quindi anche per le Marche, un importante volano di crescita sociale ed economica.

Alcuni numeri possono aiutare a capire la portata delle informazioni scambiate in rete. Ogni anno e mezzo la dimensione dei dati scambiati sul web raddoppia; l’informazione prodotta nel mondo e registrata su supporto digitale è passata dal 25% del 2000 al 98% del 2013; tutti i servizi che fanno un uso intenso dei dati occuperanno il 70% del mercato del lavoro; almeno fino al 2020 vi sarà una crescita dell’offerta di lavoro nel settore della Big Data Analytics pari a circa il 20% all’anno; tale trend è destinato a crescere ulteriormente negli anni immediatamente successivi; molte delle startup di successo nel mondo operano nel contesto dei big data.

Il nuovo corso della Politecnica è stato presentato questa mattina da Sauro Longhi, rettore Univpm, Domenico Ursino coordinatore del corso, Dora De Mutiis direttore Federazione degli Ordini degli Ingegneri, Marco Mancini e Rita Grunspan dell’Ordine degli Ingegneri di Ancona.

Il programma formativo Big Data Engineering si pone, dunque, l’obiettivo di fornire agli studenti della laurea magistrale, a coloro che operando in aziende o in enti pubblici che hanno la responsabilità di prendere delle decisioni, nonché a tutti coloro che si sentono attratti da una disciplina innovativa come può essere la Big Data Analytics, un background culturale che consenta loro di comprendere tutti questi fenomeni, le loro potenzialità, nonché i corrispettivi approcci e strumenti per poterli, poi, applicare nei contesti e per gli obiettivi di loro interesse: dall’informativa all’economia, dalla medicina alle scienze naturali.

Per favorire la massima partecipazione ai corsi le lezioni avverranno il venerdì pomeriggio dalle 14.30 alle 18.30 e il sabato mattina dalle 8.30 alle 12.30. Scadenza per la presentazione delle domande il 30 aprile 2018, massimo 50 posti disponibili. Inizio del corso 25 maggio 2018. Il corso sarà presentato anche durante una serie di eventi divulgativi nelle Marche per promuovere la cultura dei “big data”.

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