facebook rss

Sisma, lezioni regolari a Fabriano
Evacuati i bimbi all’ex tribunale

TERREMOTO - In seguito alla scossa di stamattina, le scuole sono state evacuate con successo, anche il Giro Girotondo che era stato negli scorsi giorni al centro di polemiche. Il consigliere Pd Balducci presenta domani al Consiglio Comunale una interrogazione sullo "stato delle scuole di ogni ordine e grado del nostro Comune in relazione alle loro caratteristiche tecnico/strutturali, in special modo in ordine alla loro specifica vulnerabilità sismica".
la scuola elementare Don Petruio

L’ingresso della scuola elementare Don Petruio nell’ex Fermi

Sisma e paura stamattina. Ma le scuole restano aperte, come comunica l’Urp del Comune di Fabriano, indicando che “la squadra dell’ufficio tecnico è pronta per effettuare sopralluoghi nelle scuole se necessario” e che “i genitori possono andare a prendere i figli se vogliono”. Al terremoto non ci si abitua mai, men che meno quando si vive in zone che hanno già riscontrato danni nel corso dei vari eventi sismici e che continuano ad averne. Stamani una nuova scossa con epicentro a Muccia di 3.8 a e ipocentro superficiale a 8 km di profondità – il che rende la scossa molto propagabile a grandi distanze – ha reso di nuovo attuali alcune problematiche: la sicurezza della scuole, l’analisi del territorio fabrianese, lo stato dei contributi Cas, la busta paga pesante. Nell’asilo Giro Girotondo posto al primo piano dell’ ex Scuola Fermi, i bambini che avevano fatto le prove di evacuazione, oggi sono stati evacuati con successo insieme alle elementari della Scuola Elementare Don Petruio posta al piano terra. Nelle altre scuole gli studenti si sono trovati nei punti di raccolta. La paura di alcuni genitori ha portato però, chi poteva, a prendere i propri figli per portarli a casa prima della pausa pranzo. La Polizia municipale non segnala disordini e conferma che le evacuazioni delle scuola sono avvenute come da norma. Domani verrà discussa in Consiglio comunale l’interrogazione a firma di Giovanni Balducci dello stato degli interventi e delle analisi di microzonazione sismica, ovvero “le analisi tecniche relative alle tematiche correlate al cimento sismico, prioritariamente e segnatamente in ordine alla sicurezza degli edifici pubblici e privati”. Balducci nell’interrogazione cita la chiusura dell’asilo nido “Giro Girotondo” di cui all’ordinanza del 18 aprile e “la determinazione n. 378 del 11/07/2017” con cui “è stato conferito un incarico professionale (a fronte di un corrispettivo pari ad 48.780,48 euro) per la redazione degli studi di microzonazione sismica di III° livello nel Comune di Fabriano. Balducci chiede: “se sono state concluse le indagini di microzonazione sismica di III° livello nel territorio del nostro Comune e se sono stati pubblicati i relativi esiti”, “quale è lo stato degli edifici che ospitano gli istituti scolastici di ogni ordine e grado” in rapporto “all’indice di vulnerabilità sismica” e se “in ragione dello spostamento ancorché temporaneo dei bambini presso il complesso dell’ex Scuola Fermi in Viale Zonghi a Fabriano, è stata valutata, mediante appropriata verifica, la rispondenza dello stesso ai dettami normativi attualmente vigenti nei territori dei comuni ubicati in zone a rischio sismico, cui Fabriano appartiene, tenendo in debito conto il particolare utilizzo cui è stato necessariamente adibito l’immobile”. Altra tematica che sarà discussa domani a Palazzo del Podestà, quella della tempistica dell’erogazione dei contributi per l’autonoma sistemazione.

Si avvicina la data del 31 maggio 2018, in molti chiedono la proroga della busta paga pesante. Dopo Lega e M5s, anche FI Marche ha chiesto “dilazioni alla busta paga pesante”. Claudia Regoli, responsabile regionale dei Club di Forza Italia, indica come “inique” le misure di restituzione delle ritenute Irpef e i contributi di lavoratori e pensionati del cratere sospesi da un anno. “Ad oggi solo i lavoratori di alcuni settori, come la scuola o i vigili del fuoco, hanno potuto aderire alla restituzione in 24 mesi a decorrere dal 31 maggio – afferma  – Il decreto annunciato nei giorni scorsi dal commissario straordinario De Micheli dovrebbe spostare la decorrenza della restituzione al 31 dicembre 2018 e prevedere la rateizzazione del versamento per i lavoratori e pensionati fino ad un massimo di 60 rate mensili. Tuttavia, chi ha già aderito alla rateizzazione in 24 mesi rischia di non poter accedere all’eventuale trattamento di miglior favore”. Per L’Aquila “l’allora Governo Berlusconi stabilì la sola restituzione del 40% di quanto ottenuto con la busta paga pesante e una rateizzazione fino a 120 mesi: cioè in 10 anni”, conclude Regoli.

Busta paga pesante, i parlamentari incontrano la Commissaria per la Ricostruzione

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Torna alla home page




X