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Whirlpool, scatta lo sciopero
contro il piano dell’azienda

COMUNANZA - I lavoratori incroceranno le braccia in segno di protesta mercoledì 23 maggio per uno sciopero di due ore per turno, vale a dire dalle 6 alle 8, dalle 14 alle 16 e dalle 18 alle 20.

di Maria Nerina Galiè

Non ci stanno le maestranze e i rappresentanti sindacali dello stabilimento Whirlpool di Comunanza alla decisione del management di portare a Napoli la piattaforma della Aqualtis. Non rimarranno a braccia conserte mentre l’unità produttiva del piceno diventerà, o sarà relegata ad essere, unico polo delle lavasciuga. Incroceranno le braccia, ma in segno di protesta. Le Rsu hanno indetto, per domani 23 maggio, uno sciopero di due ore per turno, vale a dire dalle 6 alle 8, dalle 14 alle 16 e dalle 18 alle 20.

L’interno della fabbrica

Alla base della mobilitazione c’è il piano industriale 2019-2021 in ragione del quale il plant campano sarò unico polo delle lavatrici alto di gamma, come reso noto da Davide Castiglioni, amministratore delegato Whirlpool per l’Italia, al tavolo di coordinamento nazionale del 17 maggio scorso presso il Ministero dello sviluppo economico.
«A Comunanza – scrivono i rappresentanti sindacali a conclusione di una riunione che li ha visti impegnati questa mattina – rimarrebbe la sola lavasciuga con conseguente riduzione di circa il 30 % della produzione attuale, già ridotta di circa 200 mila pezzi rispetto alle previsioni del piano precedente”. Il piano industriale 2015-2018 poneva l’obiettivo di realizzare 800 mila pezzi l’anno, contro i 665 mila contati nell’anno 2017 e nei quali era compresa l’Aqualtis. Nel 2018 la produzione dovrebbe essere addirittura inferiore perché da gennaio, alle fermate di una settimana per turno previste dai contratti di solidarietà, si sono aggiunti 8 giorni al mese di fermate collettive. Anche queste sono «messe in discussione, riservandoci altre forme di protesta», si legge ancora nella nota sindacale, che continua: «Il dato è preoccupante perché creerebbe ulteriori 131 lavoratori a rischio esubero. Tutto ciò è stato ritenuto inaccettabile dall’intera Rsu che ha subito dichiarato la sua contrarietà all’azienda ed al Ministero. Non ci si nasconda dietro la falsa ipocrisia che questa manovra renda sostenibili tutti i siti poiché non si capirebbe come mai a Napoli diminuiscano gli esuberi mentre a Comunanza crescono».

Lo stabilimento

Infine i sindacalisti, nel chiedere all’azienda di «rispettare gli accordi sottoscritti in precedenza, tra cui l’investimento sulla piattaforma Aqualtis a Comunanza», rivolgono un appello anche alle istituzioni «affinché si attivino a sostegno del nostro territorio». Per l’appunto, domani a conclusione dell’assemblea aziendale prevista per le 12,30 una delegazione dovrebbe incontrare il sindaco di Comunanza Alvaro Cesaroni.

 

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