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Fuoco divora abitazione e arredi
nella notte: c’è l’ombra del dolo

JESI - I vigili del fuoco di Jesi hanno lavorato per ore dalle 2:45 di oggi nell'abitazione di via Minonna, messa in vendita da tempo dai proprietari che l'hanno ereditata anni fa. Il calore della fiamme ha fatto crollare il solaio del primo piano e l'immobile è stato dichiarato inagibile. L'innesco del rogo non è stato trovato ma sul portone d'ingresso ci sono segni evidenti di effrazione. Indagano i carabinieri di Jesi e Santa Maria Nuova

L’incendio dell’abitazione in via Minonna a Jesi

I vigili del fuoco sono intervenuti alle ore 02:45 circa di stanotte a Jesi in via Minonna per domare un incendio di una casa unifamiliare. Sul posto è intervenuta una squadra VF con autopompa e due autobotti a supporto. Non c’erano persone all’interno al momento dell’incendio che ha provocato ingenti danni agli arredi, agli infissi delle finestre e alle strutture interne. L’intervento è proseguito fino alle 10 di stamattina per la bonifica degli ultimi focolai, poi l’abitazione è stata dichiarata inagibile.  Si tratta di una seconda casa, messa in vendita ormai da anni, dagli attuali proprietari che l’hanno ereditata. Incendio che divampato stanotte è doloso o è provocato da cause accidentali? Il dubbio è serpeggiato subito tra i soccorritori. Esclusa l’ipotesi del corto circuito e dell’autocombustione perchè le utenze domestiche (acqua, luce e gas) sono distaccate da anni e la rete elettrica della zona non ha subito black out, i carabinieri di Jesi e Santa Maria Nuova, intervenuti sul posto durante le operazioni di spegnimento delle fiamme, al momento non hanno raccolto elementi in grado di dissipare la cortina di mistero che avvolge il rogo. Un possibile innesco del fuoco non è stato trovato dai vigili del fuoco, al lavoro per ore. Sul portone d’ingresso della casa sono stati però repertati evidenti segni di effrazione. Elemento che lascia pensare che qualcuno  forse ha trovato riparo all’interno dell’immobile dopo aver forzato la porta d’ingresso (chiusa a chiave). I dati oggettivi emersi dalla vicenda per ora sono quelli attinenti ai danni ingenti: il fuoco si è sprigionato nei locali del piano terra, per poi pervadere tutto l’ambiente e il calore ha minato le strutture portanti del solaio-soffitto del primo piano facendolo crollare.

(servizio aggiornato alle 10.30)

 

 

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