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Confindustria: eletto il Consiglio generale
di Marche Nord ed i Consigli direttivi

ANCONA - L’assemblea privata dei soci ha eletto i nuovi organismi dell’associazione, il Consiglio territoriale che svolgerà le funzioni dell’ex Giunta ed i Consigli direttivi per i cinque raggruppamenti di imprese per la provincia di Ancona. A fare gli onori di casa il vice presidente, Pierluigi Bocchini, che ha illustrato i quattro pilastri del suo mandato. Poi il dibattito sull’euro e ltalia tra Oscar Giannino e Giulio Sapelli, moderato da Mario Sechi

Pierluigi Bocchini, vice presidente delegato Confindustria Marche Nord

 

Credito, infrastrutture, formazione ed inclusione. Sono i quattro pilastri su cui costruirà il suo mandato Pierluigi Bocchini, vice presidente delegato per la presentazione dell’attività dell’anno sociale di Confindustria marche Nord.

Un pomeriggio denso quello di lunedì 16 luglio nella sede di Ancona della territoriale interprovinciale, che ha visto oltre alla presentazione del programma di attività anche l’elezione dei nuovi organismi dell’associazione di categoria, il Consiglio generale territoriale, che svolgerà le funzioni dell’ex Giunta ed i Consigli direttivi dei cinque raggruppamenti di imprese per ambiti territoriali.

Oltre 100 le aziende convenute per l’assemblea privata dei soci alla quale Bocchini ha illustrato i quattro punti fondamentali su cui orienterà il suo mandato. Credito, aprendo un confronto con i principali istituti di credito che dimostreranno interesse a collaborare con le imprese associate allo scopo di addivenire ad una cabina di regia per il credito provinciale; infrastrutture, lavorando per accelerare la chiusura dei cantieri aperti come la Quadrilatero e per rilanciare il ruolo dell’aeroporto e dell’interporto; formazione, potenziando il rapporto con l’università, lavorando sulla formazione tecnica e riaprendo il rapporto con Istao; inclusione, con l’invito ai soci a considerare sempre più l’associazione come casa loro.

Durante l’assemblea sono stati eletti i 12 rappresentanti in seno al Consiglio generale territoriale (ex Giunta) e tutti i componenti dei Consigli direttivi dei 5 raggruppamenti di imprese per ambiti territoriali (comprensorio anconetano, comprensorio fabrianese, Vallesina, valli Aspio e Musone, Senigallia e le sue valli). Nelle prossime settimane spetterà proprio ai cinque direttivi riunirsi e procedere all’elezione dei relativi presidenti.

Questi i nomi degli imprenditori eletti per il Consiglio generale: Lorenzo Bagnasco (Best S.p.A.), Luca Busco (During S.p.A.), Federica Capriotti (I.M.E.L.C.A. S.r.l.), Michele Casali (ELI S.r.l.), Claudio Cola (Spm Instrument S.r.l.), Giovanni Fiorini (Fiorini Packaging S.p.A.), Mario Mancini (Isma Color S.r.l.), Armanda Moriconi (Italtorniti S.r.l.), Sara Ripesi (Errebi Grafiche Ripesi S.r.l.), Gilberto Romanini (Simet S.r.l.), Elisa Scarabotti (Togni S.p.A.), Luca Sorci (Tecnoimpianti S.r.l.).
Il Consiglio generale territoriale è deputato a stabilire le azioni a breve termine della sede territoriale e a proporre i piani per le azioni a medio e lungo termine; elegge i componenti del Consiglio generale di Confindustria Marche Nord e ha funzioni propositive relativamente all’elezione del presidente e dei vice presidenti territoriali, nonché dei probiviri e dei revisori di Confindustria Marche Nord.

Il dibattito tra Oscar Giannino e Giulio Sapelli, moderato da Mario Sechi

Dopo l’espletamento degli adempimenti statutari, l’assemblea è proseguita con il dibattito tra Oscar Giannino e Giulio Sapelli, con la moderazione di Mario Sechi, dal titolo “€uro, Europa e l’Italia dove va?”.
Tantissimi i temi affrontati dall’illustre trio che ha coinvolto la platea in una serie di interventi: in primis lo scenario internazionale nel giorno dello storico incontro tra Trump e Putin, poi il difficile ruolo dell’Europa, che deve lottare per non diventare un “vaso di coccio tra i vasi di ferro di Stati Uniti, Cina e Russia”, per poi finire con un messaggio di forte incoraggiamento a tutti gli imprenditori, cuore pulsante dell’economia vera del Paese e delle Marche – fatta di “carne e di sangue” e non solo di numeri – che lottano in uno scenario terribile, di grandissimi cambiamenti ma anche di grandi opportunità.
Opinione comune ai tre relatori è che un Paese come il nostro, con un export che sebbene in calo fa invidia agli altri paesi europei, può davvero farcela a uscire da questa fase critica.
In altre parole «non siamo l’ultima ruota del carro e da bravi italiani, nel momento peggiore, quando la sconfitta è annunciata, riusciremo a rialzare la testa e a vincere la sfida».

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