La Sezione regionale di controllo per le Marche della Corte dei Conti ha pronunciato il giudizio di piena parificazione del rendiconto generale della Regione per l’esercizio finanziario 2017. Non mancano però ombre sulle società Interporto e Aerdorica, finite nel mirino della procura per presunti danni erariali. Alle cerimonia ha partecipato l’assessore regionale Fabrizio Cesetti secondo cui “continua ad essere confermata l’attenta e virtuosa gestione delle politiche di bilancio con cui ci siamo sempre distinti”. “Proseguiamo su questa strada perché solo con i conti in ordine si cresce e si affronta la grande sfida della ricostruzione post terremoto perché con essa si realizzino opportunità di rilancio per i tanti territori colpiti e devastati dal sisma; perché la ricostruzione stessa non può riguardare solo immobili ed infrastrutture private e pubbliche, ma dovrà essere soprattutto ricostruzione morale, sociale ed economica e che imporrà alla Regione di guidare e sostenere le nostre comunità sociali, politiche e istituzionali. Ricostruire il senso di comunità innanzitutto. Questa la sfida più grande – ha concluso Cesetti – e ad essa non ci sottrarremo”.
Con il giudizio di parifica la Corte dei Conti certifica la gestione efficace nel rispetto delle norme contabili, il buon andamento dell’azione amministrativa, la tutela degli equilibri di finanza pubblica, l’efficiente gestione della sanità, l’utilizzo responsabile dei fondi comunitari. Le Marche sono tra le regioni dove il fisco pesa di meno (- 15,2% sulla media nazionale, con una addizionale Irpef pro-capite ben al di sotto della media nazionale), ha rilevato con soddisfazione l’assessore. “Questa Amministrazione regionale non aumenterà mai la tassazione perché ciò graverebbe sui cittadini che già ne sopportano un peso eccessivo. Anzi, si cercherà di confermare le importanti riduzioni operate in questi anni”. Giudizio meno positivo, almeno da parte del procuratore regionale Giuseppe De Rosa, per quanto riguarda le società partecipate. Su Aerdorica (per il 2017 bilancio di – 21 milioni), la magistratura contabile ha aperto un filone d’indagine che mira a fare chiarezza sul periodo della gestione di Giovanni Belluzzi, alla guida dell’aeroporto tra il 2013 e il 2015. Anche la procura penale indagata sul biennio rappresentato dall’uomo voluto dall’ex governatore Spacca per risollevare le sorti dello scalo dopo la reggenza di Marco Morriale, anche lui preso di mira più volte dai pm anconetani. Per Belluzzi, la magistratura ha ipotizzato i reati di turbativa d’asta e peculato (leggi l’articolo). Altra inchiesta riguarda Interporto, la società che gestisce l’infrastruttura di via Coppetella. Nel 2017 ha chiesto l’esercizio con perdite per un valore complessivo di oltre 5 milioni di euro. Sensibile anche l’indebitamento della società, pari a circa 10 milioni e mezzo di euro.
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