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‘Momo’ annegato nel lago:
il dolore degli amici

MAIOLATI SPONTINI - Cordoglio e dolore a Moie per la morte di Mohamed Ali Slama, il 23enne di origini tunisine scomparso nelle acque del lago di Fiastra ieri pomeriggio e rinvenuto questa mattina dai sommozzatori. Diplomato all'Ipsia Pieralisi di Jesi stava lavorando come operaio a Serra San Quirico. Amante della musica, dei viaggi e dello sport, era un esperto nuotatore

Mohamed Ali Slama.

di Talita Frezzi 


Cordoglio e dolore a Moie per la morte di Mohamed Ali Slama, per gli amici “Momo”, il 23enne di origini tunisine residente a Moie scomparso ieri pomeriggio mentre tentava di attraversare il lago di Fiastra a nuoto. 
Il ragazzo è sparito a circa 10 metri dalla riva opposta del lago, sotto gli occhi inorriditi di turisti e bagnanti. La salma è stata trasferita all’obitorio dell’ospedale di Camerino dove questa mattina il medico legale ha effettuato una ricognizione cadaverica. La famiglia ha già interessato il Consolato per avviare le pratiche necessarie a riportare il ragazzo in Tunisia, dove sarà celebrata una preghiera funebre – secondo il rito mussulmano – e dove Momo riposerà. Grande sconcerto tra gli amici di Moie che con lui stavano trascorrendo le tre giornate di campeggio a Fiastra e tra quanti a Moie lo conoscevano e gli volevano bene. “Non riesco ancora a crederci – dice un’amica – dovevo esserci anch’io a quel campeggio, ma poi non sono potuta andare. Quando ieri mi ha chiamato il padre l’ho sentito strano, ho chiesto cosa fosse accaduto e dopo un attimo di silenzio mi ha detto “Momo non c’è più”. Mi è crollato il mondo addosso…”. Il tam tam degli amici arriva dritto a quei cinque che avevano deciso insieme a Momo di trascorrere il weekend in campeggio sul lago. Ma nelle ore successive alla tragedia sembrano spariti. “Non riesco ad avere contatti con loro – dice un’altra ragazza della comitiva che era solita uscire al Museika di Moie – sembrano spariti dalla circolazione…cellulari muti. Saranno sotto choc”. Studente diplomato all’Ipsia Pieralisi di Jesi, Momo stava lavorando come operaio a Serra San Quirico. Un ragazzo d’oro, come lo ricordano gli amici più stretti. “Era semplice e generoso, si faceva in quattro per aiutare tutti, un ragazzo altruista come pochi – lo descrivono così – Era bello stare in sua compagnia, ti divertivi sempre perché sapeva metterti a tuo agio”. Amante della musica, dei viaggi e dello sport, ‘Momo’ era un esperto nuotatore. Cosa sia accaduto in quelle acque resta un mistero.

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