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Risolto il giallo della bacheca Cgil:
distrutta da una pallonata

CHIARAVALLE - Dopo ore di solidarietà, suspense e indagini il genitore del bambino responsabile del lancio maldestro si è fatto avanti per pagare i danni

La bacheca della Cgil danneggiata

E’ durato poche ore il giallo della bacheca della Cgil di Chiaravalle: a distruggerla non sono stati vandali animati da spinte ideologiche o politiche, ma più semplicemente la pallonata lanciata da un gruppo di bambini che giocavano insieme. A comunicarlo, dopo una mattinata e un pomeriggio di suspense e ‘indagini’, è stato il gruppo consiliare di maggioranza Chiaravalle Domani. “Saranno gli ultimi giorni di caldo prima dell’inizio della scuola, sarà l’entusiasmo dovuto all’arrivo nel campionato italiano di un fenomeno come Cristiano Ronaldo… ma il pallone è e rimarrà sempre il passatempo preferito dei bambini. E per fortuna! – esordisce la nota – Sicuramente un gioco migliore e più salutare degli smartphone. Certo che un po’ di attenzione in più non guasterebbe, soprattutto se si gioca lungo il corso Matteotti o in largo Risorgimento, dove un tiro troppo potente potrebbe danneggiare vetrine o bacheche. Queste ultime, soprattutto, sembra che siano ancora più delicate delle vetrine… non tanto per il materiale con cui sono costruite, ma per lo scompiglio che si portano dietro. È infatti bastata una pallonata di un bimbo distratto (il cui papà si è volontariamente offerto di riparare il danno) a mandare in frantumi la bacheca della CGIL che esponeva il manifesto “mai più fascismi” ad innescare un vortice di polemiche ed allarmi. Nel corso della mattinata le testate locali hanno riportato i timori dell’ex vicesindaco Moscatelli, del PSI locale e, da ultimo, di Rifondazione Comunista”.

Secondo i consiglieri chiaravallesi di maggioranza “la fretta, soprattutto nel giudizio (oltre che nel calciare palloni) è cattiva consigliera. L’urgenza di denunciare serpeggianti e violenti fascismi ha fatto dimenticare agli autori che i fatti vanno prima verificati e poi commentati. Nessun vandalismo e nessun gesto fascista dunque… solo una marachella di un bambino e il gesto civile di un genitore educato che spontaneamente si è preso le responsabilità del figlio e si è offerto di fare ammenda. L’antifascismo è un valore sancito nella nostra carta costituzionale che va perseguito attraverso l’educazione e la consapevolezza e non va sbandierato o (peggio ancora) cavalcato per ottenere visibilità e consenso. Per fare in modo che Chiaravalle sia sempre migliore servono educazione, rispetto e responsabilità… così come ha dimostrato il papà di questo bambino”.

Vandali si accaniscono sulla bacheca della Cgil

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