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Madre e figlio siriani bloccati in porto

ANCONA - Vengono da Homs, arrivati in città da Patrasso. Ad un controllo a campione la donna è risultata avere un documento contraffatto ed è stata denunciata. Con lei un bimbo di tre anni

Foto d’archivio

Profughe bloccate nel porto di Ancona da due giorni, fermate per un controllo che ha trovato una delle due con un documento contraffatto, con loro un bambino di tre anni. Sono partite da Homs, una delle città della Syria più martoriate dalla guerra. Da lì hanno raggiunto il porto di Patrasso in Grecia e poi hanno viaggiato in traghetto fino al porto di Ancona. È qui che sono state fermate per un controllo a campione, essendo già nell’area Schengen. Viaggiavano insieme le due donne, una giovane di 21 anni e la mamma di un bambino di tre. Quest’ultima è stata trovata con un documento contraffatto, a quanto pare sono stati modificati i dati anagrafici, ed è stata denunciata per contraffazione e ricettazione, con processo per direttissima. Nel frattempo le donne hanno chiesto asilo ed hanno trascorso la notte in una sala della Polmare.

Questa mattina la mamma con il bimbo ha deciso da un primo momento di farsi reimbarcare e tornare in Grecia, mente poco dopo ha chiesto di poter scendere di nuovo insieme al figlio.

La donna è dunque stata fatta scendere, con l’aiuto di un interprete, ed in attesa di processo sarà molto probabilmente ospitata in una struttura comunale insieme al figlio.

Ad intervenire sul posto l’Ambasciata dei diritti di Ancona.

(G. M.)

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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