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Badante scippata a Jesi,
indagine lampo della Polizia:
in stato di fermo magrebino 31enne

DUE GIORNI fa la donna con difficoltà deambulatorie, era stata derubata di 1400 euro all'uscita dell'ufficio postale. Il giovane incastrato dai filmati della spycam. Durante la perquisizione nella sua abitazione di Santa Maria Nuova gli agenti hanno rinvenuto gli indumenti e gli occhiali indossati al momento del borseggio oltre a due banconote da euro 50 con numeri di serie sequenziali, nascoste  sotto il materasso

Gli agenti del commissariato hanno soccorso la bandante russa scippata della borsa.

Scippo della badante jesina, le indagini lampo del Commissariato di Ps e della Questura di Ancona, a distanza di appena 2 giorni hanno risolto il giallo e portato al fermo di un magrebino 31enne, non in regola con il permesso di soggiorno sul territorio nazionale, già noto alle forze dell’ordine per episodi di reati contro il patrimonio e domiciliato a Santa Maria Nuova. Nella mattinata del 9 gennaio scorso la donna di 61 anni, di origini russe, deambulante solo grazie a specifici ausili, era stata aggredita e scippata della propria borsetta in questa via mura occidentali a Jesi, nei pressi dell’ufficio anagrafe: borsetta  contente , tra l’altro, la somma di 1400 euro appena prelevata dalle poste italiane – sede centrale di Jesi. Il contante che rappresentava il salario della attivita’ di badante svolta, doveva servire alla persona offesa per le cure ortopediche a lei necessarie e per il rientro nel paese di origine. L’aggressore, notato durante la fuga a piedi da diversi testimoni, fuggiva prima a piedi poi a bordo di una autovettura di colore blu , facendo perdere le proprie tracce. La borsetta asportata veniva rinvenuta nel corso della stessa mattinata in questa via Sanzio, all’altezza dell’istituto professionale industriale. Veniva attivato, nella immediatezza, il protocollo di intervento disposto dalla Questura di Ancona per i casi di specie. La conseguente attivita’ info-investigativa, che si concentrava, tra l’altro, sulla acquisizione dei filmati di telecamere presenti nella zona, permetteva di focalizzare l’attivita’ su un giovane di circa 30 anni, carnagione olivastra, del quale veniva fornita ed accertata una precisa descrizione fisiosomatica e di  abbigliamento   (occhiali da sole, giacca rossa, pantaloni verdi).

I sospetti si concentravano, anche alla luce di altri reati contro il patrimonio accaduti a Jesi negli ultimi tempi e che vedevano come persone offese anziani e  donne, su un giovane magrebino, con pendenze giudiziarie anche per reati contro il patrimonio, domiciliato a Santa Maria Nuova. Ieri pomeriggio, l’epilogo della vicenda: gli agenti del commissariato Ps di Jesi e della Questura di Ancona hanno proceduto alla perquisizione dell’abitazione del sospettato, trovato al suo interno. La corrispondenza perfettamente sovrapponente tra il soggetto e l’immagine dell’aggressore ripresa nei minuti antecedenti e successivi lo scippo hanno confermato l’intuizione degli agenti. All’interno della abitazione venivano rinvenuti e sequestrati tutti gli indumenti e gli occhiali indossati al momento della commissione del reato nonche’ due banconote da euro 50 con numeri di serie sequenziali, nascoste  sotto il materasso dell’unica camera da letto. nel piazzale retrostante l’abitazione veniva altresi’ rinvenuta e sequestrata l’auto utilizzata dal sospettato per la fuga dopo la commissione dell’evento criminoso. Sulla scorta delle risultanze emergenti anche relative al pericolo concreto di fuga, i poliziotti hanno sottoposto a fermo di polizia giudiziaria B.A. di 31 anni e di nazionalita’ marocchina, privo di  titolo di permanenza sul territorio nazionale, gia’ indagato per reati contro il patrimonio. Successivamente l’extracomunitario è stato associato presso la casa circondariale di Ancona – Montacuto a disposizione dell’autorità giudiziaria.

Scippata in pieno centro dei soldi per tornare nel suo paese

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