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Martina non sfonda ad Ancona,
il candidato di Mancinelli
si ferma al terzo posto

POLITICA – Nella corsa alla segreteria nazionale del Partito Democratico, i circoli della provincia dorica bocciano il nome sponsorizzato dalla sindaca del capoluogo, polverizzato da Zingaretti e surclassato anche da Giachetti. Le consultazioni terminano domani (23 gennaio), ma i giochi ormai sono fatti. L'ultima parola spetterà alle Primarie del 3 marzo

 

Era venuto lo scorso giovedì a presentare la sua mozione all’Informagiovani di piazza Roma, di fronte ad una sala gremita e con i sindaci di Ancona e Macerata, Valeria Mancinelli e Romano Carancini – che ormai viaggiano in tandem dal congresso regionale – ad accoglierlo per perorare la sua candidatura. L’ex segretario dem Maurizio Martina, però, non è riuscito a fare breccia nel cuore degli iscritti ai circoli del Pd della provincia dorica poiché, a 24 ore dalla chiusura delle consultazioni (che termineranno domani, 23 gennaio), il suo nome riesce ad accaparrarsi solo una poco lusinghiera medaglia di bronzo.
I dati aggiornati ad oggi – parziali, ma con un margine di errore quasi nullo – vedono Nicola Zingaretti saldamente in testa con il 48,75% dei voti, forte anche dello sponsor di big del partito come il presidente del Consiglio regionale, Antonio Mastrovincenzo, primo a sostenerlo nelle Marche, il governatore Luca Ceriscioli, l’assessora regionale Manuela Bora, il sindaco di Senigallia e presidente dell’Anci Marche, Maurizio Mangialardi e il primo cittadino di Pesaro Matteo Ricci, aggiuntosi last minute alla nutrita compagine. Ma se la vittoria di Zingaretti era abbastanza prevedibile, meno scontato era che Martina non riuscisse ad agganciare neanche il secondo posto, obiettivo finora mancato solo nelle province di Ancona e Macerata. Di certo non un buon segnale per Mancinelli e Carancini.
Nella provincia dorica, Martina si ferma per ora al 21,20% delle preferenze, scavalcato anche dall’ex candidato al Campidoglio Roberto Giachetti, che riesce a fare meglio con il 26,33%.
A gongolare sono dunque gli zingarettiani: «Gli ottimi risultati che stiamo registrando in provincia di Ancona e in tutta la regione – sottolinea Mangialardi, coordinatore provinciale della mozione del governatore del Lazio – dimostrano che il progetto politico legato al nome di Nicola Zingaretti sia quello più utile non solo a rilanciare il Partito Democratico, ma soprattutto un’Italia sfigurata e irriconoscibile dopo nemmeno un anno di governo giallo-verde, debole sul piano istituzionale, isolata in ambito internazionale, socialmente incattivita e i preda ad una preoccupante stagnazione economica». Terminate le consultazioni dei circoli, aperte ai soli iscritti al partito, si passerà per la tagliola delle Primarie del 3 marzo, dove i tre sfidanti saranno votati anche dai simpatizzanti, in un Election day che decreterà il nuovo segretario nazionale del Pd.

Congresso Pd, Martina presenta la candidatura nella città del «modello Mancinelli»

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