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Ospedale Profili, l’allarme di Fp Cgil:
«Manca personale, reparti in difficoltà»

FABRIANO – Secondo il sindacato, oltre alla nota questione del punto nascita, ci sono altri servizi sanitari, ospedalieri e territoriali in sofferenza, in particolare per i settori di oculistica, otorino ed ortopedia

 

 

Criticità nella sanità farbianese: la Fp Cgil denuncia «un progressivo impoverimento nel territorio di servizi ospedalieri e territoriali poiché non riescono più a dare risposte in termini di assistenza efficace a tutta quella popolazione delle aree interne e di montagne, che per conformazione geografica hanno già più difficoltà di accesso». Secondo la sigla sindacale, oltre ai problemi legati alla chiusura del punto nascita, l’ospedale ha una «carenza ormai cronica di personale sia infermieristico che medico, carenza che si ripercuote sull’assistenza ai pazienti, nonostante si continui a lavorare con grande senso di responsabilità su turni pesanti, carichi di lavoro eccessivi svolto con orario aggiuntivo per sopperire alla mancanza personale e per assicurare la miglior assistenza possibile ai cittadini, in particolare nel Pronto soccorso e nella sala operatoria». Un esempio eclatante, secondo la Cgil, è quello che riguarda i pazienti di Oculistica, Otorino e Ortopedia, «ricoverati tutti all’interno dello stesso reparto con solo 22 posti, del tutto insufficienti per il numero di ricoveri effettuati, così come insufficienti sono gli spazi in cui gli operatori prestano servizio ogni giorno. Accade infatti, a volte, che anche sei pazienti siano in attesa di un posto letto – punta il dito il sindacato – e che poi siano costretti a migrare in altro reparto dove si curano altre patologie». L’ospedale di Fabriano è considerato punto di riferimento per il territorio della provincia di Ancona per le patologie dell’occhio: oltre agli interventi di routine e quelli di cataratta (circa 1200/1500 l’anno, attualmente con lista d’attesa dai 10/12 mesi), vengono effettuati interventi più complessi, come i trapianti di cornea e i distacchi di retina, per cui molti sono i pazienti che provengono da altre regioni. Inoltre, l’ospedale di Fabriano è sede della «banca degli occhi», per cui gli operatori devono farsi carico anche dell’attività di espianto della cornea. «Occorre salvaguardare queste eccellenze, mentre l’impressione che si ha è quella di un progressivo smantellamento», la chiosa di Fp Cgil.

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