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Primarie Pd: plebiscito per Zingaretti
anche nella provincia dorica

CONGRESSO – Il governatore del Lazio si accaparra 8735 voti (il 67,3% del totale), battendo con ampio margine i due sfidanti. Martina si ferma a 2063 voti, scavalcato di misura anche da Giachetti (2170 voti) nonostante l'endorsement della sindaca di Ancona, Valeria Mancinelli. Affluenza in lieve flessione dal 2017, ma la partecipazione sopra le aspettative ha reso necessario stampare altre schede

Nicola Zingaretti

 

Il popolo Dem si è espresso. Anche nella provincia dorica, il governatore del Lazio, Nicola Zingaretti, ha stravinto le Primarie, accaparrandosi il 67,3% dei voti (8735 sui 13.037 totali). Un risultato in linea con il dato nazionale e anticipato a gennaio dall’esito della prima fase della consultazione, aperta solo agli iscritti, dove il neo eletto segretario Pd aveva già fatto la parte del leone, ottenendo il 49% delle preferenze. Appoggiata da pezzi da novanta del partito nella sua declinazione anconetana, la mozione Piazza Grande ha visto il supporto, tra gli altri, del presidente del Consiglio regionale Antonio Mastrovincenzo, dell’ex senatrice e presidente dell’assemblea regionale Pd, Silvana Amati, del sindaco di Senigallia e presidente dell’Anci Marche, Maurizio Mangialardi, dell’assessora regionale Manuela Bora. Molto distanti i due sfidanti: Maurizio Martina si ferma a 2063 voti (15,8%), scavalcato anche da Roberto Giachetti (16% delle preferenze per un totale di 2170 voti), nonostante l’endorsement della sindaca di Ancona, Valeria Mancinelli. E anche nella città capoluogo di regione Martina non sfonda, ottenendo solo 622 voti, contro i 2315 di Zingaretti e i 679 di Giachetti. Secondo e terzo posto che, anche in questo caso, replicano il risultato delle consultazioni nei circoli.
La buona affluenza registrata ieri ai gazebo disseminati su tutto il territorio provinciale ha reso necessaria, in alcuni seggi, la ristampa di ulteriori schede per permettere a iscritti e simpatizzanti di esprimere il proprio voto. Benché in leggera flessione rispetto alle Primarie del 2017 che rielessero Matteo Renzi a leader del partito (all’epoca si erano recate ai seggi circa 14 mila persone nella provincia), il dato della partecipazione ha comunque superato la previsione prudenziale fatta dal segretario regionale Giovanni Gostoli negli scorsi giorni, che aveva pronosticato circa 25 mila votanti in tutte le Marche.

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