di Talita Frezzi
Era una figura rassicurante, sempre sorridente e disponibile. Avvocati e personale del Tribunale di Jesi, ex Pretura, ricordano con commozione la figura di Bruno Pimpini, 89 anni, storico cancelliere fino al 1992. Pimpini si è spento ieri nella sua abitazione in viale Verdi a Jesi dopo una lunga malattia. Lascia la moglie Lora Maria Romanelli, i figli Brunella e Gabriele, la nuora Caterina, i nipoti Leonardo, Maddalena, Giovanni e Giacomo, il fratello Cesare e i parenti. I funerali saranno celebrati domani (giovedì 20 giugno) alle 10 nella chiesa Regina della Pace. La famiglia ha promosso una raccolta fondi nel ricordo di Bruno in favore dell’istituto oncologico marchigiano Iom di Jesi. A ricordarlo è l’avvocato Paolo Marcozzi, che ha condiviso sui social un pensiero affettuoso: «La sua figura non dirà nulla ai giovani avvocati, ma quelli con più anni sulle spalle hanno ben vivido il ricordo – scrive – succeduto al cancelliere Renato Sani, Bruno Pimpini non mancava di dare suggerimenti ai giovani avvocati (di allora), traendoli da un prezioso quadernetto dalla copertina nera, dove annotava con cura i casi che si erano presentati alla sua attenzione di operatore di diritto, visto “dall’altra parte”, quella degli uffici giudiziari, con tanto di “giurisprudenza” dei vari giudici che li avevano trattati. La sua disponibilità verso tutti e la sua squisita gentilezza e signorilità ne avevano fatto un punto di riferimento per giudici, colleghi e avvocati, verno perno della Pretura prima e del Tribunale poi. Ci mancano figure come la sua».
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