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La Lega in visita
all’ospedale di Senigallia

SANITA' - La delegazione, composta anche dal capogruppo in Consiglio regionale Sandro Zaffiri e dal coordinatore cittadino Sergio Taccheri, ha incontrato il direttore dell'Area Vasta 2 Giovanni Guidi e alcuni dirigenti del nosocomio. Espressa preoccupazione per la struttura depotenziata di servizi

 

Nella mattinata di ieri una delegazione della Lega Marche composta dal capogruppo in Consiglio regionale Sandro Zaffiri, dal coordinatore di Senigallia Sergio Taccheri e da alcuni militanti, ha visitato l’ospedale di Senigallia ed incontrato il direttore dell’Area Vasta 2 Giovanni Guidi e alcuni dirigenti del nosocomio. «Una visita che nasce dalle preoccupazioni, da parte degli esponenti della Lega, sulle tante criticità e problematiche che affliggono una struttura sanitaria strategica che dovrebbe essere funzionale per l’intera comunità comprensoriale e che invece sta correndo il rischio di essere sempre più depotenziata e declassata.- si legge in una nota della Lega – Permangono le incertezze sul mantenimento dei servizi pubblici e sulle politiche socio sanitarie del Governo regionale che – secondo il Carroccio – non tengono nella doverosa considerazione le peculiarità e le esigenze di Senigallia e dei Comuni della Valle del Misa e del Nevola».

Il Consiglio regionale già lo scorso anno aveva approvato una mozione presentata dal capogruppo Zaffiri, con la quale si era impegnata la Giunta ad attivarsi per la riqualificazione dell’ospedale, dei servizi e delle strutture sanitarie del territorio «ma, nonostante questo, – chiude il comunicato – i problemi restano ancora irrisolti compresi quelli relativi al personale. Zaffiri evidenzia anche la drammaticità della situazione del personale che anche quest’anno avrà difficoltà a poter usufruire delle ferie. La sanità marchigiana fa acqua da tutte le parti e lo stesso Ceriscioli nella recente audizione in IV Commissione non ha fornito risposte adeguate sul mantenimento dei servizi nel territorio regionale. Zaffiri è convinto che nella nostra regione la sanità pubblica verrà sempre più a mancare se continuerà ad essere in mano al Pd».

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