di Martina Marinangeli
Una critica serrata e lungo tutta la linea quella fatta dalla Lega Marche alla gestione dell’azienda ospedaliera di Torrette, nel mirino anche dei sindacati per le retribuzioni dei dipendenti e in affanno nelle attività del Pronto Soccorso. Il Carroccio individua come responsabile della situazione il direttore amministrativo Antonello Maraldo, arrivando a chiederne le dimissioni: «E se non lo facesse, chiediamo al presidente Ceriscioli di attivarsi per la rimozione e la sostituzione del dirigente in questione». In una conferenza stampa convocata oggi – a cui farà da contraltare quella convocata domani dalla direzione del nosocomio per fare il punto su servizi agli utenti, nuove tecnologie e investimenti in corso – il capogruppo regionale Sandro Zaffiri e il coordinatore provinciale Milco Mariani hanno elencato quelli che, secondo loro, sono stati i grandi fallimenti gestionali negli ultimi anni. «Nonostante gli annunci fatti dalla direzione ospedaliera – va all’attacco Zaffiri – l’ampliamento del Pronto Soccorso non è stato ancora realizzato, così come è ancora fermo, dopo tre anni, il trasferimento al sesto piano di Torrette di ostetricia, ginecologia e della terapia intensiva pediatrica», primo step della costruzione della cittadella sanitaria dove sorgerà anche il nuovo Salesi.
E su questo progetto il capogruppo leghista si mostra decisamente pessimista: «il Salesi non si farà mai. Non è neanche stata ancora trovata una sistemazione dove trasferire gli uffici amministrativi della direzione». Una delle ipotesi, è quella di spostarli temporaneamente nei locali di Villa Maria «dove però non ci sono le condizioni di sicurezza dopo il sisma», prosegue nell’invettiva Zaffiri. Altra questione macro, quella del personale, con «fuga di primari e dipendenti che scelgono di andare a lavorare in altre strutture perché guadagnano di più dato che la retribuzione, a Torrette, è la più bassa della regione e soggetta ai recuperi sugli splafonamenti. Sarebbe opportuno – osserva la Lega – realizzare una retribuzione unica per tutti i lavoratori della sanità delle Marche». Tra le altre criticità, lamentate anche da alcuni pazienti, la qualità della mensa e l’assenza di un’edicola, chiusa dal 2015.
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