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Sicurezza, Cna sollecita
fondo comunale
per incentivare le imprese

CASTELFIDARDO – Il Comune sta discutendo sulla destinazione dell’avanzo di bilancio e l’associazione invita gli amministratori a utilizzare i fondi per un investimento nella sicurezza anche dei privati

Andrea Cantori e Marco Tiranti

Sono aumentati, negli ultimi anni, gli allarmi per la sicurezza, soprattutto relativamente ai furti in casa e nelle imprese dati i tanti episodi di effrazioni specialmente notturne. La platea degli imprenditori, anche alla luce degli ultimi casi avvenuti in zona, è sempre più preoccupata. Occorre lanciare un segnale concreto che ci permetta di dare una risposta ad uno stato di insicurezza percepito. «Oggi è sempre più necessario investire in sicurezza nelle aziende, sia da un punto di vista informatico (per prevenire le intrusioni nei sistemi informatici), sia da un punto di vista delle intrusioni e dei tentativi di furto (con sistemi di allarme sempre più evoluti e costosi, porte blindate, sistemi di videosorveglianza, ecc.). Investimenti che però, in questo delicato momento economico, ormai permanente da un decennio, necessitano anche dell’aiuto e supporto pubblico» osserva Cna Castelfidardo.

Recentemente il comune di Castelfidardo ha potuto godere di un avanzo di bilancio ingente, che permette, quindi, di poter investire delle risorse. La Cna di Castelfidardo ritiene prioritaria in questo momento «la costituzione di un fondo per le imprese destinato a tutto il territorio comunale, con un’attenzione quindi non solo al centro storico, ma anche alle periferie. Ad oggi esistono fondi destinati ai comuni che servono per coprire detrazioni Imu e Tasi delle imprese che investono in videosorveglianza. Oltre a questa misura riteniamo utile che il Comune promuova un fondo destinato ad incentivare investimenti in sicurezza sia informatica che anti intrusione. In particolare ipotizziamo un bando destinato a tutte le imprese, ed in seconda battuta ai cittadini, che prevede un contributo a fondo perduto del 50% e per un importo massimo di 800 euro».

«Ci preme incentivare la sicurezza informatica, i sistemi di allarme, porte blindate, sistemi di videosorveglianza, ecc. con un contributo a fondo perduto del 50% della spesa sostenuta per un massimo di 800 euro – commentano Andrea Cantori e Marco Tiranti, rispettivamente segretario e presidente della Cna Zona Sud di Ancona – e crediamo che prioritariamente dovranno essere prese in considerazione le domande provenienti da imprese e in seconda battuta quelle provenienti dai privati. Riteniamo che tale provvedimento, oltre ad aumentare la sicurezza percepita, potrà aiutare anche il settore impiantisti per quanto riguarda l’installazione di questi sistemi. Solo per fare un esempio, con 50 interventi destinati ad aziende, si avrebbe una spesa di 40.000 euro a carico del comune, in grado però di muovere 80.000 euro minimo di fatturato, con ricadute sensibili in termini di ammodernamento dei sistemi anti intrusione. Inoltre tale incentivo avrebbe il vantaggio di creare un contrasto di interessi (come nelle ristrutturazioni) perché sarebbe concesso a rendicontazione con fattura».

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