di Martina Marinangeli
Un iter decisamente tortuoso quello del nuovo bar del Salesi, inaugurato questa mattina con tutti i crismi. Dopo un lungo contenzioso con una delle ditte non aggiudicatarie che aveva deciso di percorrere la via de ricorso, finalmente l’Ospedaletto potrà avere una valida alternativa alle macchinette. Il taglio del nastro è stato accompagnato dalla presentazione del quadro regalato all’ospedale dall’artista newyorkese Mark Kostabi, dal titolo L’Angelo del Salesi, posto di fronte al bar, all’ingresso del nosocomio. «Una struttura così grande e importante – ha sottolineato il direttore generale degli Ospedali Riuniti di Torrette, Michele Caporossi, affiancato dal direttore amministrativo, Antonello Maraldo, e dall’assessore alle Politiche educative, Tiziana Borini –, con tanta gente che viene da fuori, aveva bisogno di questo servizio e siamo riusciti a fare presto e bene. Il progetto del nuovo Salesi procede da cronoprogramma, ma non abbandoniamo la struttura di via Corridoni».
Il servizio sarà attivo dalle 7 alle 19 con orario continuato ed è partito dal 22 luglio, dopo poco più di un mese di lavori. Le ragioni della lunga attesa per la realizzazione del nuovo bar (decisa nel dicembre 2017), infatti, non sono legate alla durata del cantiere – perfettamente nei tempi – quanto alla lunga vicenda giudiziaria che l’ha preceduto.
Il 20 aprile 2018, infatti, una ditta di San Benedetto, rimasta fuori dalla gara, presentò ricorso al Tar e il braccio di ferro finì poi al Consiglio di Stato, con esito positivo per l’azienda ospedaliera di Torrette, ma intanto i tempi si erano dilatati a dismisura. Alla fine, il contratto in concessione quinquennale con la ditta aggiudicataria La Serenissima è stato stipulato solo lo scorso gennaio e si stima un incasso di circa 1,8 milioni di euro, per un costo dell’opera, a carico della ditta, di circa 350 mila euro: «il nuovo Salesi speriamo arrivi prima – puntualizza Caporossi – e in quel caso i rapporti verranno regolati in altro modo».
Il cantiere del nuovo nosocomio pediatrico che andrà ad innestarsi nella cittadella ospedaliera di Torrette procede «nei tempi del cronoprogramma – è ancora il dg a fare il punto –, stiamo finendo la prassi della bonifica degli ordigni bellici e poi si partirà con la realizzazione della nuova camera mortuaria, che prevediamo di inaugurare nel gennaio 2020. Quella attuale sarà demolita e gli uffici verranno riallocati in strutture in affitto, per le quali stiamo provvedendo con le procedure di gara».
E subito dopo agosto potrebbero esserci notizie positive anche per quanto riguarda il progetto del bar-edicola a Torrette, che dopo cinque gare andate deserte, potrebbe aver finalmente incassato qualche manifestazione d’interesse. «Non mi sbilancio per scaramanzia – ironizza Caporossi – ma per la fine dell’estate potremmo dare buone notizie».
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