La firma del protocollo con gli avvocati Miranda e Petruzzo, la procuratrice Garulli e il sostituto Bavai
Si chiama TIAP – Trattamento informatico atti processuali -l’applicativo del Ministero della Giustizia per la gestione digitale del fascicolo penale che consente di ottenere la dematerializzazione del fascicolo della procura consentendo la classificazione, l’indicizzazione e dunque la consultazione ed estrazione di copia di tutti i documenti contenuti nello stesso. La firma del protocollo è avvenuta questa alla presenza del procuratore Monica Garulli, del pm Valentina Bavai, magistrato di riferimento per l’informatica della procura, del segretario della Camera Penale di Ancona l’avvocato Francesca Petruzzo, de presidente degli avvocati Maurizio Miranda, dei consiglieri Paolo Tartuferi e Marina Magistrelli. «L’intesa è frutto di una valida collaborazione tra l’Ordine degli Avvocati di Ancona, la procura e le Camere Penali di Ancona – ha detto il presidente Miranda – e vede l’Ordine impegnato in prima linea per l’allestimento delle postazioni messe a disposizione degli avvocati per accedere al nuovo sistema informatico che avrà una conduzione sperimentale della durata di tre mesi». L’avvocato Francesca Petruzzo ha spiegato che «quando il sistema di digitalizzazione degli atti sarà completo consentirà la formazione di un fascicolo digitale fino alla fase dibattimentale e che sin da subito consentirà una notevole riduzione dei tempi di attesa per la consultazione dei fascicoli e l’ottenimento delle copie di atti e documenti». Si tratta dunque di uno strumento importantissimo messo a disposizione degli avvocati e l’Ordine è stato protagonista attivo grazie all’attività svolta dal presidente e dai consiglieri Tartuferi e Magistrelli e continuerà ad esserlo unitamente alla Camera Penale di Ancona per quanto riguarda l’organizzazione delle attività formative volte a consentire a tutti gli Avvocati di utilizzare proficuamente il sistema. L’ufficio sarà posto al terzo piano del tribunale e sarà dotato di due computer messi a disposizione dall’Ordine degli Avvocati nei quali sarà caricato l’applicativo che consentirà agli avvocati di visionare gli atti e chiederne una eventuale copia.
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