La Guida Ristoranti d’Italia del Gambero Rosso compie trent’anni. Tra i cambiamenti radicali dei nostri tempi e lo stesso vivido entusiasmo di sempre, gli autori della Guida hanno portato alla luce nuove entusiasmanti e giovani realtà, confermato grandi successi e conferito ulteriori riconoscimenti ai vertici del panorama gastronomico italiano. Primi tra tutti, tra i cambiamenti, i numeri, quest’anno più importanti che mai: Ristoranti d’Italia 2020 trova infatti al suo interno ben 2685 locali tra cui 18 premi speciali, 35 Tre forchette, 30 Tre gamberi, 10 Tre bottiglie, 4 Tre Mappamondi, 3 Tre Cocotte, 3 Tre boccali e la novità, 5 Due forchette rosse. In occasione dei trent’anni della Guida, a partire dal mattino di ieri, 28 ottobre, la Capitale, nella cornice dello Sheraton Rome Hotel di via del Pattinaggio, ha accolto gli addetti ai lavori e i protagonisti della guida per la conferenza stampa di presentazione e la consegna dei premi.
In questo scenario, lo chef Moreno Cedroni spicca ancora una volta tra i protagonisti della giornata, ovvero tra i massimi interpreti della gastronomia nostrana. La sua Madonnina del Pescatore di Senigallia si è vista infatti premiata, nuovamente, con le prestigiose Tre Forchette. Un riconoscimento, questo, frutto di lavoro, passione e dedizione – tiene a sottolineare lo Chef – e soprattutto del cuore e dell’abnegazione di tutti i collaboratori che con costanza, sacrificio e amore vivono e costruiscono ogni giorno il successo della Madonnina del Pescatore. Ma i premi non finiscono qui. Se le Tre Forchette costituiscono una conferma della florida realtà senigalliese, un’altra notevole soddisfazione giunge grazie ad un premio speciale conferito allo chef Cedroni: il premio Innovazione in Cucina. Tassello fondamentale si è rivelato il nuovo progetto avviato proprio in questo 2019 da Cedroni, The Tunnel, un laboratorio di ricerca e sviluppo che si propone di convogliare il meglio della tecnologia applicata alla cucina.
Alla base, l’idea che lo studio e la sperimentazione in cucina siano elementi imprescindibili per creare virtuosismi sempre nuovi, per elaborare un prodotto che viaggi al passo con i tempi. La creatività, anch’essa elemento basilare, nell’ottica dello Chef deve essere alimentata con lo studio, con il sacrificio e con la costanza. La stessa costanza che porta a raggiungere obiettivi concreti che stanno dando nell’effettivo un grande apporto al patrimonio culinario contemporaneo. Centro propulsore di questo suo carattere innovativo è sicuramente “l’innata curiosità” dello chef, come egli stesso ha dichiarato,«che mi obbliga a cercare sempre l’origine e la trasformazione della materia». Tutto questo, il progetto prima, il successo attestato, adesso, è la conseguenza naturale di un percorso che lo chef ha seguito e vissuto, intuitivo in una prima fase, riflessivo, costante, maturo in questa. Un percorso che ha portato alla luce eccellenze gastronomiche esclusive, frutto dell’ingegno dell’uomo e del principio assoluto del nutrimento e del gusto, grazie alla scienza, allo studio e alla sperimentazione.
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