Una copertura in vetro e acciaio per trasformare il lapidarium all’aperto nell’atrio di Palazzo comunale in una sala conferenze al chiuso ma anche in spazio ‘trasparente’ per ospitare la sezione del museo archeologico di Osimo. I reperti antichi della città oggi sono custoditi nella sale di Palazzo Campana e al museo civico dopo il furto di due statuette romane avvenuto dicei anni fa. Le sculture, una Afrodite e un efebo appartenenti al patrimonio indisponibile del Comune dal 1700, erano state trafugate dall’atrio di Palazzo comunale tra luglio 2008 e il gennaio 2009 e non sono mai state più ritrovate.
L’idea progettuale è venuta al sindaco Simone Pugnaloni passeggiando per le vie di Spoleto e ammirando la soluzione architettonica studiata dalla città umbra. «Questo progetto puo’ divenire realta’. – ha commentato in un lungo post su facebook il primo cittadino di Osimo – Chiedero’ subito un parere alla Sopraintendenza predisponendo un studio di fattibilita’. Una copertura in vetro con sostegno in acciaio per fare della zona lapidarium una aula conferenze ed uno spazio da dedicare interamente al museo archeologico della citta’ collegando la storia legata ai reperti archeologici ritrovati sotto il loggiato ad una visita piu’ approfindita a tutti i beni archeologici della citta’ oggi conservati a Palazzo Campana, cosi da trovare definitivamente uno spazio a “Plotina”. Ritroveremo contemporaneamente quella sicurezza per riaprire con adeguata sorveglianza il montascale che dal loggiato ci conduce all’entrata degli uffici comunali e cosi facendo avremo di fatto abbattuto le barriere architettoniche nell’accesso al Palazzo. Una prospettiva futura per la quale mettersi subito al lavoro che mi è venuta passeggiando per Spoleto e che rende concreto un sogno che può divenire realtà». Oggi il lapidarium di Palazzo comunale, essendo a cielo aperto, viene utilizzato per l’organizzazione di conferenze pubbliche durante la bella stagione o può essere affittato per i matrimoni civili, mentre a natale accoglie il presepe della città.
Nel dibattito social che ne è scaturito diversi cittadini hanno fatto notare al sindaco che le vetrate potrebbero essere insozzate dal guano dei piccioni che da anni colonizzano il centro storico. Simone Pugnaloni ha però garantito che la struttura in acciaio e vetro sarebbe predisposta per la pulizia periodica. Per il coordinatore osimano di Fratelli d’Italia, Maria Grazia Mariani, «il progetto è certamente interessante» ma andrebbe sistema il palazzo che è stato danneggiato dal sisma del 2016-2017.«Una parte è inagibile, – ricorda la Mariani – gli infissi obsoleti e gli interni hanno bisogno di restyling non più rinviabili. È non dire aspettiamo i soldi del terremoto perché quelli non arriveranno mai! Per lo meno non arriveranno per la nostra campata». Anche Stefano Gatto, l ’ex sindaco di Offagna, candidato al consiglio comunale di Osimo nelle Amministrative dello scorso maggio con il gruppo Liste civiche, rammenta che «le finestre sono rovinate da prima del terremoto e non è una buona immagine ricordo che durante il mandato del sindaco Simonini (Liste civiche) un consigliere allora in minoranza oggi in prima linea in maggioranza fece un interrogazione proprio sulla manutenzione delle finestre del Comune. Da allora sono passati 9 anni».
Reperti archeologici a vista sotto il pavimento in vetro delle logge
La statua dell’imperatrice Plotina esposta al museo archeologico
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