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Aggredisce la moglie con un cacciavite:
57enne finisce in carcere
Non accettava la fine del matrimonio

ANCONA - La donna ha subito ferite alla schiena giudicate guaribili in 40 giorni. L'arresto nei confronti del coniuge, di origine tunisina, è scattato per lesioni personali gravissime e maltrattamenti in famiglia

Foto d’archivio

 

Non riesce ad accettare la fine del suo matrimonio e aggredisce la moglie con un cacciavite, colpendola più volte alla schiena. Lui, un 57enne tunisino, è finito in carcere. Lei, connazionale di 44 anni, è dovuta andare in ospedale. La prognosi è di 40 giorni. Tutto è accaduto nel primo pomeriggio di ieri, in un appartamento della Baraccola, quando è esplosa la lite tra i due coniugi. L’uomo non avrebbe accettato la fine della relazione durata 26 anni e ieri  ha prima scaraventato a terra la moglie, poi con un cacciavite l’ha colpita con quattro fendenti alla schiena. E’ stato lo stesso tunisino a chiamare le forze dell’ordine, portando in casa sua i carabinieri del Norm. La donna è stata soccorsa nell’immediatezza dalla figlia in attesa dell’arrivo del personale del 118 che l’ha trasferita d’urgenza al pronto soccorso di Torrette. Ha riportato ferite penetranti nella regione dorsale con ecchimosi agli arti. Dalle risultanze investigative è emerso che i coniugi da diversi mesi avevano frequenti liti sia verbali che fisiche tanto che in più occasioni nella loro abitazione erano intervenuti carabinieri e polizia. Il cacciavite, della lunghezza di 18 centimetri, è stato sequestrato. L’uomo portato a Montacuto con la duplice accusa di maltrattamenti in famiglia e lesioni personali gravissime.

(Redazione CA)

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