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Globi antichi presto restaurati
grazie a una gara di solidarietà
di imprenditori e cittadini

OSIMO - Raccolti 8.450 euro a fronte dei 9.500 necessari per completare l’intervento sui due mappamondi seicenteschi custoditi nei locali della biblioteca comunale. Avrà bisogno del sostegno dell'art bonus per una sistemazione anche la chiesa di San Filippo, concessa in comodato d’uso al Comune con l'utilizzo per scopi culturali

Foto ricordo dei benefattori che hanno contribuito alla raccolta fondi per il restauro dei due globi antichi della biblioteca di Osimo

 

Poco più di un mese fa l’appello alla città a contribuire al restauro dei due preziosi mappamondi conservati all’interno della biblioteca comunale di Osimo: il Globo Terrestre (1744) e il Globo Celeste (1695). In tanti, imprenditori e cittadini, hanno risposto in maniera affermativa. «L’obiettivo è stato quasi raggiunto: raccolti 8.450 euro a fronte dei 9.500 euro necessari per completare l’intervento. – ha annunciato il sindaco Simone Pugna,loni – Manca davvero poco, dunque ribadisco l’invito ad effettuare donazioni per il restauro dei mappamondi beneficiando dello strumento normativo dell’art bonus». Questa mattina, nella biblioteca comunale di Osimo, alla presenza della responsabile della biblioteca Francesca Egidi, si è svolta una conferenza stampa per ringraziare pubblicamente tutti coloro che hanno aderito all’iniziativa: l’associazione ABC Turismo, Astea Spa, Azienda Vinicola Umani Ronchi Spa, CNA Tecno Quality Srl, Giuseppe Pellegrini, Mollificio Pirani Srl, Paima Srl, Palm Snc di Eusebi Manuela & C. (Conad Osimo), un donatore anonimo (persona fisica), Siva Srl, Stefano Zoppi e Rita Reggiani. Un ringraziamento particolare alla Cna Ancona Sud per il sostegno dimostrato tramite il coinvolgimento dei propri associati.

«Le nostre imprese hanno risposto all’appello lanciato, ne siamo felici; è importante far sentire la propria vicinanza al territorio ed è necessario da parte di tutti dare qualcosa in più e fare sistema». Presente alla conferenza l’ad di Astea Spa, Fabio Marchetti. «Astea – ha detto- è una società del territorio ed era giusto intervenire per il restauro dei due mappamondi». «Pur non potendo beneficiare dell’art bonus – ha detto Francesco Sanò – l’associazione Abc Turismo ha deciso di intervenire, perché crede profondamente in progetti che mirano alla valorizzazione del patrimonio culturale».

La chiesa di San Filippo Neri di Osimo

Fra le aziende che hanno effettuato donazioni anche il Mollificio Pirani. «Il nostro concetto è quello di mette in circolo il benessere» ha spiegato Emanuele Pirani, mentre il gruppo Conad di Osimo «ha accolto immediatamente e con entusiasmo la richiesta del Comune di partecipare al restauro dei due mappamondi, siamo da sempre vicini allo sport». Soddisfazione da parte del dott. Giuseppe Pellegrini, titolare del laboratorio di analisi Beta. «Non potevamo rimanere indifferenti, siamo felici di aver offerto il nostro contributo» ha aggiunto. Al termine della conferenza stampa l’assessore alla Cultura Mauro Pellegrini ha annunciato una importante novità che andrà ad arricchire il patrimonio culturale della città. «E’ stato raggiunto l’accordo con la Prefettura di Ancona per ottenere in comodato d’uso la chiesa di San Filippo Neri, da utilizzare per scopi culturali,raccolti 8.450 euro a fronte dei 9.500 euro necessari per completare l’intervento oggi di proprietà del Fondo Edifici di Culto (Fec), che fa capo al Ministero dell’Interno; il Comune di Osimo si farà carico delle spese per ristrutturare gli interni dell’edificio, anche in questa occasione sarà molto utile lo strumento dell’art bonus per raggiungere l’ambizioso obiettivo».

Un momento della conferenza stampa

Allarme tarli per i mappamondi antichi della biblioteca: partita la raccolta fondi

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