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Paralizzate A14 e statale Adriatica:
scene d’isteria tra gli automobilisti

TRAFFICO IN TILT in direzione sud, il Fermano si è trasformato in un imbuto. La Società Autostrade, nel pomeriggio, segnalava code per 15 chilometri da Loreto a Porto San Giorgio. Ma anche da Pedaso all'Ascolano non mancano le criticità. Diversi tamponamenti e incidenti

 

Camion incolonnati sulla Statale

 

di Giorgio Fedeli

Come volevasi dimostrare. L’esodo verso il sud Italia per le vacanze di Natale, sommato alle limitazioni al traffico autostradale conseguenti ai sequestri su alcuni viadotti, tre nel Fermano, è sfociato nella paralisi totale del traffico. Con tanto di scene di isteria al volante. Innanzitutto lo scenario, quello che alcuni automobilisti (tanti sono fermi in strada, finestrini abbassati) non hanno esitato a definire “apocalittico”. Sull’A14, infatti, da prima di Civitanova in direzione sud, almeno fino a Porto San Giorgio, è stata la stessa società Autostrade che alle 16,25 ha annunciato ben 15 chilometri di coda, dopo i picchi, ormai secondari, degli 8 chilometri registrati ieri (leggi l’articolo).

Ma l’odissea degli automobilisti e dei camionisti non finisce certo a Porto San Giorgio. Sì perché anche da Pedaso, fin sulla costa ascolana si registrano code chilometriche, sempre in direzione sud. A guardarla con gli occhi, e la pazienza, di chi, dopo mesi di lavoro, tra ieri sera e questa mattina si è messo in viaggio per le vacanze di Natale, c’è davvero da stare poco allegri. Bambini in lacrime sui seggiolini, anziani sfiniti, l’attenzione che, per chi siede alla guida, deve comunque sempre restare massima. Insomma un cocktail estenuante che ha portato diversi automobilisti a perdere le staffe, a scendere dall’auto e a sbraitare in strada, o a prendersela col cruscotto.

Poi c’è chi nel Fermano, ancora una volta imbuto, nodo, tappo, della circolazione autostradale nazionale, ci vive. E l’aria, fra l’altro sovraccaricata di CO2, cambia poco. Sì perché anche sulla statale Adriatica il traffico è letteralmente paralizzato. Nella migliore delle ipotesi si viaggia, ma solo per qualche metro prima di pigiare nuovamente il piede sul freno, a passo d’uomo. E giocoforza, gli intasamenti, con le ‘immissioni’ sulla ss16 che diventano ‘missioni’ impossibili, hanno ripercussioni anche sulle principali strade comunali e provinciali, vedasi ad esempio la Valdete con un ‘serpentone’ di auto a snodarsi fino a Salvano e anche oltre. Pazienza finita, inevitabile. Ma non solo per chi si trova al volante. Già sono diversi i commercianti e gli esercenti che sbraitano convinti del fatto che la paralisi  potrebbe avere ripercussioni anche sulle casse del commercio locale.

Una buona notizia, comunque, è arrivata ieri sera con il dissequestro, da parte della magistratura campana, delle barriere ‘bordo-ponte’ sui viadotti, almeno per citare quelli presenti nel Fermano, Fosso San Biagio, Campofilone e Petronilla. La prefettura di Fermo, come comunicato dallo stesso Ufficio territoriale del Governo, ha avuto rassicurazioni che la cantierazione (sì perché il dissequestro, temporaneo infatti, è legato proprio all’avvio dei lavori sui viadotti) partirà prima delle festività natalizie “per consentire la circolazione dei veicoli anche sulla corsia di marcia, finora rimasta interdetta a seguito del sequestro”. Quando? Domani, di domenica? Lunedì? Il martedì di vigilia? Ma anche la ‘buona’ notizia meglio non riferirla a chi si trova in coda. Le risposte? “Allora potevano farlo prima”, “ormai a cosa serve?” e ancora “Spiegatelo ai miei bambini (in lacrime) seduti qui dietro”.

E poi ci sono quelli che vivono lungo la statale Adriatica. Finestre blindate. Basti dire questo. Insomma sull’A14 e sulla ss16 si sta vivendo in queste ore la cronaca di un collasso annunciato che, a dirla tutta vede solo un lumicino brillare, quello della macchina dei soccorsi. Polizia stradale, con in testa per il Fermano, gli agenti della sottosezione autostradale di Porto San Giorgio, i colleghi della sezione Stradale di Fermo, le varie polizie locali, carabinieri e finanza che vanno su è giù, senza sosta per cercare di riparare il riparabile, ben poco per la verità se non nel riportare un pò di criterio e raziocinio tra quelli che perdono la testa e anche la prudenza al volante. E, certo, anche nel rilevare i diversi tamponamenti registratisi nelle ultime ore, o a soccorrere chi fonde il motore o resta a piedi con l’auto in panne.

Nulla di grave, sul fronte incidenti, fortunatamente, anche perché, si diceva, si cammina a passo d’uomo. Ci sono loro, i volontari del 118 e i vigili del fuoco che studiano costantemente, con continui aggiornamenti, i percorsi più veloci per raggiungere i punti  da dove partono gli sos. E via in emergenza.

Insomma un mare magnum di biossido di carbonio, clacson, freni e isterismi per un Natale che nel Fermano di certo è difficile da vivere diventando tutti più buoni, almeno se ci si trova alla guida in queste ore.

 

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