Ancona Respect con il cartello su Salvini(foto di Arianna Moroni)
«La sinistra ci ha ormai abituato a ogni genere di insulto, ma il fatto che ad Ancona certi violenti radicalizzati e odiatori di professione siano riusciti in un colpo solo a strumentalizzare il Natale, lo sport e delle ragazzine di 12 anni, è francamente sconcertante e abbassa la soglia del grottesco». Così il senatore Paolo Arrigoni, responsabile della Lega Marche, sullo striscione che recitava ‘Diamo un calcio a Salvini’, esposto la sera del 23 dicembre da giocatrici, giocatori, dirigenti, tifosi, allenatori e simpatizzanti dell’Ancona Respect prima di una partitella in famiglia. «Altro che scuola di calcio, questo sembra essere un campo di ri-educazione che incita all’odio e alla mancanza di rispetto verso chi la pensa diversamente, dove si strumentalizza lo sport, che dovrebbe insegnare ben altri valori», continua Arrigoni. E ancora: «Alessio Abram, il factotum dell’Ancona Respect che attraverso dei bambini attacca e insulta Salvini, ha una lunga militanza politica a fianco dei centri sociali, ma soprattutto ha accumulato nel corso degli anni 7 condanne definitive per aver partecipato a fatti di violenza avvenuti tra il 2001 e il 2013 in occasione di manifestazioni sportive, tra cui anche violenza, resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale. A questo punto mi chiedo se i genitori sappiano a chi stanno affidando i propri figli».
Ancona Respect festeggia il Natale con una partita in famiglia «Diamo un calcio a Salvini»
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