Sandro Paradisi
di Talita Frezzi
Una domenica come le altre, trascorsa con il solito gruppo di ciclisti amatori a pedalare su e giù per le colline della Vallesina. Ma la corsa di stamattina si è trasformata in tragedia. Verso le 10,30 mentre il gruppo stava pedalando in via Santa Caterina, nei pressi di una cantina vinicola, uno dei ciclisti ha iniziato a stare male ed è stramazzato al suolo. Era Sandro Paradisi, noto imprenditore jesino, presidente della Paradisi srl, azienda di torneria meccanica situata nella zona industriale Zipa. Sessant’anni, sportivo e abituato all’attività in bici, ha perso i sensi mentre pedalava, tradito da un malore, forse un infarto. I compagni hanno subito capito che era in arresto cardiaco e hanno tentato di rianimarlo, praticando il massaggio cardiaco e tutte le manovre rianimatorie, che si sono rivelate purtroppo vane. Immediato l’allarme al 118. Sul posto a sirene spiegate l’automedica del 118 di Jesi e l’ambulanza della Croce verde di Staffolo, insieme ai carabinieri della stazione locale. I sanitari hanno provato disperatamente a salvarlo, ma purtroppo non ce l’hanno fatta. Paradisi si è spento sull’asfalto di via Santa Caterina, tra lo sgomento e lo choc di quanti si trovavano insieme a lui per quella che doveva essere la solita pedalata della domenica. La notizia della morte dell’imprenditore si è presto diffusa a Jesi, dove Paradisi era molto conosciuto e benvoluto dalla comunità. Lascia due figlie, la moglie, la sorella Tiziana e tantissimi amici. La famiglia ha incaricato le onoranze funebri David Icof di curare tutti gli aspetti legati al funerale. La salma è stata trasferita alla sala del commiato di Ciccoli e Brunori in via don Battistoni alla Zipa, dove domani in tarda mattinata sarà aperta la camera ardente.
(ultimo aggiornamento alle 15,41)
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