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I capigruppo a Ceriscioli:
«Election day ad ottobre»

POLITICA - Lettera condivisa da tutte le forze in consiglio regionale. Evidenziate la forte preoccupazione per la situazione determinata dall’emergenza Covid-19 e l’impossibilità di fare previsioni certe sulla fine del contagio

 

 

Election Day da indire nel mese di ottobre. Lo chiedono tutti i capigruppo di maggioranza ed opposizione del Consiglio regionale delle Marche in una lunga lettera, che il presidente dell’Assemblea legislativa, Antonio Mastrovincenzo, si è fatto carico di far pervenire al presidente della Giunta, Luca Ceriscioli e, contestualmente, ai presidenti di Senato e Camera, nonché ai ministri dell’Interno, per gli Affari regionali, per i rapporti con il Parlamento e al presidente della Conferenza Stato-Regioni. Per Mastrovincenzo anche l’impegno di seguire l’evolvere della situazione in base a quanto emerso dalla riunione dei capigruppo. La richiesta al presidente Ceriscioli, al fine di garantire la sicurezza dei marchigiani, è quella «di dichiararsi apertamente contrario a qualsivoglia consultazione elettorale nel mese di luglio, in assenza di una chiara e netta attestazione sanitaria da parte dell’Istituto Superiore della Sanità, che certifichi la assoluta sicurezza dello svolgimento di consultazioni elettorali, da tenersi prima dei termini stabiliti dal Decreto legge n.26 del 20 aprile 2020».

Una seduta del consiglio regionale

Nella missiva si fa presente che il Governo, stante il decreto in questione, ha stabilito una proroga al 31 agosto, possibili elezioni nelle quattro settimane precedenti e nei sessanta giorni successivi sancendo così una finestra che va dal 9 agosto al primo novembre con la possibilità di proclamare un Election Day, che ricomprenda consultazioni elettorali per le regionali, le comunali e il referendum sul taglio dei parlamentari. Viene altresì evidenziato che, dopo l’ultima Conferenza Stato-Regioni, alcuni Governatori hanno espresso la volontà di riaprire una possibilità a luglio. E nella lettera si fa riferimento alle dichiarazioni rilasciate da Ceriscioli in merito alla sua perplessità sul mancato inserimento nel Decreto legge del 20 aprile di una finestra elettorale nel periodo pre – agosto, «dichiarando di fatto – si legge – di essere favorevole a un Decreto legge che preveda, anche la possibilità di una finestra elettorale a luglio e non manifestando di fatto la sua contrarietà a una consultazione elettorale proprio in questo mese. Sappiamo tutti, fin troppo bene – è scritto – che le Marche stanno attraversando uno dei periodi più complessi e critici della sua storia a causa della diffusione del virus Covid- 19. La pandemia ad oggi, purtroppo, non consente di fare previsioni certe con date puntuali sulla fine del contagio. Il voto è un diritto inalienabile dei cittadini ed è un dovere della classe dirigente lavorare affinché i cittadini stessi tornino a votare, dopo aver registrato un progressivo e grave astensionismo. E’ dovere di chi amministra, a tutti i livelli, garantire che il voto si svolga in assoluta sicurezza». Tra le motivazioni annoverate nella lettera, i problemi che potrebbero derivare dall’apertura di una campagna elettorale nel mese di maggio con un contagio che fa ancora registrare casi di positività nelle Marche. «Sulla scia dei numeri e dei dati – viene stigmatizzato – risulta assolutamente rischioso per la salute pubblica indire consultazioni elettorali nel mese di luglio e, al contempo, non potendo garantire la massima sicurezza in termini di salubrità del voto, si lederebbe un diritto sancito dalla Costituzione e, altresì, si favorirebbe l’astensionismo». Per tutti questi motivi la richiesta è di indire un Election Day da svolgersi nel mese di ottobre 2020.

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