«Calici di Stelle: vietati i calici, vietato bere dopo mezzanotte e mezza. Questo recita in sostanza l’ordinanza del sindaco per salvare la tradizionale manifestazione della notte di San Lorenzo. Pensavo di essere improvvisamente entrata nel folto gruppo di coloro che non sanno comprendere un testo, così ho letto e riletto più volte quanto previsto dall’ordinanza in questione.
Invece no: l’ordinanza recita proprio questo, cioè che gli astanti alla celebre festa osimana potranno girare tra le vie cittadine con il prelibato nettare di Bacco sino alle 0.30, poi dovranno velocemente disfarsi di calici e vini, pena il rischio di una multa che va da 50 a 500 euro. Insomma, somministrazione, vendita, consumo di bevande sì, purché ciò avvenga nel momento di maggiore affluenza nella piazza; al dileguarsi della massa previsto poco dopo mezzanotte, che il divieto scatti, stringente e rigoroso.». A porsi più di una domanda è Argentina Severini, docente di Italiano e letteratura, oltre che referente di Art.1-Mdp Osimo.
Calici di Stelle è l’evento atteso per la serata del 10 agosto. Quest’anno nel rispetto dei procotolli anti Covid, la reelazione tecnica e il piano di emergenza prevedono che le 16 bancarelle per le degustazioni di vino siano distanziate tra loro di almeno 8-10 metri, e sistemate tra via Saffi (Piazza Nuova) e via Lionetta fino a piazza del Comune- lato chiesa del Sacramento. Saranno 2 le casse, sistemate tra i Tre Pini e via Lionetta-Piazza Nuova, per acquistare i ticket (a 8 euro ognuno) con transenne per contingentare i flussi dei visitatori. La serata prevede l’osservazione dei corpi celesti al monumento ai caduti di Piazza Nuova, il dj set di Antonio Patani, un’area giochi per i bambini nel cortile di Palazzo Campana dove si potrà anche visitare la mostra di Keith Haring e al chiostro di San Francesco il live della band Le Anime Nere. Sattivi anche i tour nelle grotte comunali. Il Tiramisù sarà aperto fino alle 2.
Analizzando il testo dell’ordinanza più restrittiva che il sindaco Pugnaloni ha firmato mercoledì scorso, a rigor di logica, visto che il provvedimento è esteso sino al 31 ottobre, Argentina Severini domanda «ma quale mezza notte e mezza viene contemplata? Quella del 9 agosto, del 10 agosto, o molto probabilmente di tutte e due? Perché in tal caso non si potrebbe mai somministrare: non viene data una fascia oraria, pertanto ogni giorno che inizia ha un orario dopo la mezza… direi che si è scritto un bel pasticcio. – evidenzia – Chiedo al sindaco e all’amministrazione di avere delucidazioni logiche su tale vicenda, poiché ciò risulta incomprensibile sia da parte di chi è estremamente attento al rispetto delle misure di contenimento del contagio; sia da parte di chi ritiene che le medesime misure siano esagerate e sia necessario tornare ad una situazione di normalità. Far iniziare le restrizioni a mezzanotte e mezza risulta semplicemente una misura inutile e che ha il sapore acre delle mezze misure, tanto inutili, quanto capaci di lasciare tutti insoddisfatti. Resta da chiedersi infine dove debbano essere “nascosti” i calici dopo la cenerentolesca ora, visto che tra i vari divieti vi è pure quello di “abbandono” di bicchieri e bottiglie. Si attendono chiarimenti al fine di una tranquilla partecipazione da parte di quanti vorranno esserci».
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