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Maxi inchiesta sul riciclaggio,
due arrestati escono dal carcere

INDAGINE BACKGROUND - Due delle 9 persone finite in manette a luglio vanno ai domiciliari dopo l'udienza al tribunale del Riesame

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Ferragosto a casa per due degli arrestati nell’ambito dell’indagine della Dda di Ancona su un presunto maxi giro di riciclaggio di denaro. La decisione è del tribunale del Riesame di Ancona. Entrambi staranno ai domiciliari. Ieri si è svolta l’udienza per alcuni dei nove arrestati (finiti in manette a fine luglio, che divengono 11 compresa una costola di inchiesta che è finita sui tavolo della procura di Ascoli).

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L’avvocato Riccardo Sacchi

Secondo la Dda di Ancona gli arrestati farebbero parte di una presunta associazione per delinquere, creata dal montegranarese Marco Cimorosi, 46 anni (per lui l’udienza al Riesame è fissata per il 18 agosto), che avrebbe agito «impiegando una pluralità di società ed imprese allocate in Italia ed all’estero – si legge nel capo di incolpazione –, al fine di consumare una serie indeterminata di reati di bancarotta fraudolenta, riciclaggio e reimpiego in attività imprenditoriali di proventi di attività delittuose, autoriciclaggio, emissione ed utilizzo di fatture per operazioni inesistenti, presentazione di dichiarazioni rilevanti ai fini delle imposte dirette e Iva infedeli, omessa presentazione delle dichiarazioni obbligatorie». La cifra riciclata sarebbe di 130 milioni di euro. Nel complesso sono 146 gli indagati in una inchiesta partita nel 2017.

Dopo l’udienza di ieri vanno ai domiciliari Rodolfo Lattanzi, 57 anni, di Torre San Patrizio (che deve rispondere del solo capo d’accusa relativo all’associazione per delinquere), assistito dall’avvocato Riccardo Sacchi, e Teresa De Las Mercedes Torres, 61 anni, residente a Sant’Elpidio a Mare, tutelata dal legale Paolo Carnevali.

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L’avvocato Paolo Carnevali

A entrambi oggi è stata notificata la decisione del Riesame. Altri sono invece in attesa dell’esito dell’udienza. Tra questi c’è l’ex commercialista Endrio Mancini, 54 anni (tutelato dal legale Simone Mancini), l’argentino Maximiliano Ivan Gonzalez, 36, residente a Potenza Picena (difeso dagli avvocati Federico Pezzoni e Massimiliano Wolf) e Domenico La Manna, 61, residente a Milano. Gli altri arrestati sono Massimiliano Cimmino, 41 anni, residente a Civitanova e il padre, Pio Cimmino, 68, residente a Morrovalle, Lucia Cocozza, 58, napoletana residente a Civitanova (già scarcerata nelle scorse settimane). Gli arrestati sono difesi, tra gli altri, dagli avvocati Gabriele Cofanelli, Massimiliano Cofanelli, Gian Luigi Boschi, Simone Santoro, Ivan Gori.

Per quanto riguarda l’inchiesta di Ascoli gli arrestati (che erano stati messi ai domiciliari) sono il maresciallo Luigi Minichelli, 59 anni, in servizio alla Guardia di finanza di Ascoli, e Marco Di Girolamo, detto “Barone”, 61 anni, sambenedettese, al quale Minichelli, all’epoca dei fatti (avvenuti nel 2018) in servizio a Fermo, avrebbe rivelato le informazioni che poi, dice l’accusa, avrebbe riferito al terzo indagato, Marco Cimorosi.

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