Gli era stato fatto notare che avrebbe dovuto indossare la mascherina ma, all’appunto fatto dall’autista alla guida del mezzo Conerobus, una volta fatto scendere poiché non aveva la minima intenzione di utilizzarla né l’aveva con sé, ha sfondato due vetri del mezzo pubblico dopo averlo preso a pugni ripetutamente. La follia è scoppiata domenica sera in via Giordano Bruno, al Piano. Erano circa le 20 quando l’uomo, tra i 30 e i 40 anni, viaggiava sulla linea 1/3. «L’autista ha ricordato all’utente di mettersi la mascherina perché è d’obbligo indossarla – spiega il presidente della Conerobus, Muzio Papaveri, nel ricostruire la vicenda -. Lui però non ha seguito le indicazioni. A questo punto l’autista gliel’ha ripetuto una seconda volta spiegandogli che altrimenti avrebbe dovuto farlo scendere. Dato che l’utente non voleva saperne nulla, alla prima fermata è stato invitato ad uscire dal mezzo». Stizzito, l’uomo è sceso ma «allo stesso tempo ha liberato i suoi istinti sferrando due pugni contro i vetri per poi inveire, bestemmiando, verso l’autista». Subito è stata chiamata la polizia ma nel frattempo l’aggressore è scappato facendo perdere le proprie tracce. «Il nostro autista – aggiunge Papaveri – è uno dei giovani, ultimi arrivati, che però si è comportato molto bene perché ha ricordato quelle che sono le regole da rispettare e valide per tutti. Adesso – prosegue – come Conerobus procediamo nel fare denuncia contro ignoti e visioneremo quanto registrato dalle nostre telecamere interne. Se queste le hanno ripreso, daremo poi i frame alle forze dell’ordine anche perché, in questi casi l’importante è dare un segnale». I danni riportati al mezzo sono ingenti ma non è escluso, a questo punto, che l’autore di questo gesto folle possa essere identificato nel giro di breve. Non è la prima volta che accadono episodi del genere sui mezzi Conerobus. A maggio, un passeggero senza mascherina aveva sputato sulle paratie del mezzo, inveendo contro l’autista (leggi l’articolo).
(al.big.)
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