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Rinviata l’inaugurazione
del polo culturale ‘Zona Conce’

FABRIANO - A seguito dela pubblicazione del Dpcm dello scorso 25 ottobre, l'evento pubblico è stato posticipato alla prossima primavera

Le Conce (foto d’archivio)

 

 

«Con enorme dispiacere siamo costretti a posticipare l’inaugurazione di Zona Conce. L’emergenza pandemica impone di evitare occasioni di potenziale diffusione del Coronavirus. Seppur la nostra organizzazione avesse ampiamente previsto l’implementazione di tutte le misure anti-contagio degli ultimi Dpcm raccogliamo la raccomandazione di evitare tutte le manifestazioni pubbliche». Con queste parole, il presidente della Fondazione Carifac di Fabriano, Marco Ottaviani, annuncia il posticipo della manifestazione che si sarebbe dovuta svolgere il prossimo 31 ottobre e che avrebbe rappresentato un momento di socializzazione importante. «Avrebbe avuto poco senso procedere ugualmente, con tutte le accortezze del caso, limitando al massimo la partecipazione dei fabrianesi e rendendo il tutto un’iniziativa quasi privata. Anche perché il senso ultimo del progetto Le Conce è esattamente il contrario: restituire alla città di Fabriano un luogo di incontro, un polo culturale, uno spazio da poter vivere a 360° e per tutto il giorno. Il programma che avevamo approntato esprimeva proprio questo, la capacità e la volontà di Zona Conce di Fare Zona, ovvero generare, proporre, aprire e nutrire relazioni sia in ambito cittadino, sia in un contesto più ampio regionale, nazionale e internazionale», evidenzia Ottaviani. Dunque, un rinvio a data da destinarsi, «quando l’emergenza pandemica avrà allentato la sua morsa e così l’inaugurazione del complesso Le Conce possa colorarsi di un ulteriore significato: divenire la nuova agorà di Fabriano». E la Fondazione, come già avvenuto nella prima ondata della pandemia da Covid-19, è pronta a recitare un ruolo da protagonista anche in questa difficile fase. In ultimo – conclude – mi rivolgo a tutti i fabrianesi: è un momento difficile, pieno di ansie, di incertezze, di sconforto e delusione che può alimentare comportamenti devianti ed inconsulti. Dimostriamo che anche oggi, come sempre in passato, la nostra Comunità saprà essere forte e solidale».

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