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Turismo in crisi, chiude
la FreeNet Viaggi: «Cambiamo settore
costretti dalla pandemia»

ECONOMIA - Il sirolese Francesco Paoloni e sua moglie abbassano la serranda della loro agenzia dopo 14 anni e mezzo di attività a Filottrano. «Abbiamo superato i periodi difficili degli attentanti terroristici sullo scenario internazionale, delle guerre, delle calamità naturali, gli scioperi e i fallimenti di alcuni operatori o compagnie aeree. Adesso però l'intera filiera di comparto è ferma e la ripartenza non arriverà prima di un anno» raccontano con amarezza

La FreeNet Viaggi di Filottrano

 

Nel 2020 il turismo è stato uno dei settori che ha pagato più a caro prezzo le conseguenze della pandemia. Il calo netto dell’afflusso turistico da e per l’estero, le vacanze estive ‘mordi e fuggi’ dentro i confini nazionali, la stagione sciistica saltata, il traffico aereo e navale ridotto, i confinamenti e il blocco degli spostamenti tra le stesse regioni italiane, hanno gettato il comparto in una profonda crisi economica. Tante piccole agenzie di viaggio ora rischiano la chiusura e Francesco Paoloni, titolare della FreeNet Viaggi di Filottrano, è uno dei consulenti che ha deciso di cambiare vita costretto dagli eventi. «Ho tenuto botta negli ultimi 12 mesi ma sono in affitto e chiudere l’agenzia significa prendere la decisione del male minore. – racconta con amarezza  al telefono – Molti clienti in questi giorni mi hanno dimostrato vicinanza e solidarietà convinti che tanto riaprirò presto. Ed è quello che, io per primo, vorrei per me ma adesso, a 50 anni, so che devo  ricominciare a guardarmi intorno. Sto valutando diverse opzioni lavorative e temo che dovrò cambiare del tutto settore professionale. In questo momento non ci sono sbocchi nel turismo. fermo da un anno e le prospettive per la ripartenza non sono buone. Credo che non se ne riparlerà prima di un altro anno. Chi ha un locale di proprietà forse può anche provare a reggere».

La FreeNet era stata inaugurata nel maggio del 2006. «E’ stata una grande sfida per me e mia moglie. Sono passati 14 anni e mezzo, una bella fetta di vita. Abbiamo affrontato e superato le crisi economiche, i periodi difficili degli attentanti terroristici sullo scenario internazionale, delle guerre, delle calamità naturali, gli scioperi e i fallimenti di alcuni operatori o compagnie aeree. ma quando fai un lavoro che ti piace, la tenacia e sopratutto le soddisfazioni aiutano a superare tutto. – aggiunge Paoloni – Purtroppo questo 2020 ha colpito troppo forte: l’emergenza sanitaria ha aperto una crisi economica marcata e la ripartenza del turismo non potrà essere veloce come è accaduto in passato. Se dovessero funzionare bene i vaccini anti Covid posso ipotizzare che gli italiani si dimenticheranno di questa parentesi difficile ma non così in fretta, e nei prossimi mesi le prenotazioni saranno pressocchè inesistenti».

Nel frattempo come può sopravvivere un’agenzia di viaggi che tratta per la maggior parte o comunque per più del 50% prodotti outgoing , se i trasporti (navi e aerei) sono fermi come l’intera filiera del comparto turistico? « E’ proprio questo il punto. – prosegue l’agente di viaggi – Nel mio piccolo a Filottrano, dove vivo anche se sono originario di Sirolo, ho sempre lavorato bene nel periodo estivo, nella fascia di luglio e agosto, quando le aziende del distretto tessile si fermano per le vacanze. Sono riuscito anche a lavorare bene nel periodo invernale con il business travel e le aziende più grandi. Ma ora senza crociere, senza vacanze ai Caraibi o in sud America e se i viaggi d’affari sono bloccati, ecco che il fatturato scende a zero». Non sono serviti a dare nuovo respiro nemmeno i contributi offerti come ristoro dal governo alle attività costrette ad abbasare la serrada nei mesi del lockdown. «I bonus statali che mi sono stati corrisposti sono serviti a poco: da marzo ad oggi ho ricevuto 2200 euro utili a coprire forse 4 mensilità di affitto» fa osservare Francesco Paoloni.

Redazione CA

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