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‘Kammeroper alla Mole’,
tre opere da camera
in streaming gratuito

ANCONA - La Fondazione Teatro delle Muse, da domani al 7 gennaio, propone sul proprio sito web le produzioni 'Il Maestro di Cappella' di Cimarosa, 'Pèpito' di Offenbach e 'Marc’Antonio e Cleopatra' di Hasse andate in scena la scorsa estate

Il Maestro di Cappella

 

 

Sarà visibile in streaming gratuitamente, dal domani, 5  gennaio, al 7, sul sito della Fondazione Teatro delle Muse il programma della rassegna ‘Kammeroper alla Mole’. Le produzioni della Fondazione Teatro delle Muse: Il Maestro di Cappella di Cimarosa, Pèpito di Offenbach e Marc’Antonio e Cleopatra di Hasse sono andate in scena la scorsa estate, in settembre, all’interno del suggestivo spazio della Corte della Mole Vanvitelliana di Ancona con successo di pubblico e critica. Tre quindi le opere da camera di epoca diversa, tutte di grandissima suggestione, che saranno visibili sul sito della Fondazione Muse, anticipate da tre messaggi del direttore artistico Vincenzo De Vivo (registrati in occasione della messa in scena estiva). ‘Kammeroper alla Mole’ raggruppa tre pièces che appartengono a generi diversi: l’intermezzo buffo napoletano di Cimarosa, Il Maestro di Cappella, che piacque tanto a Goethe; l’operetta parigina con Pépito di Offenbach, un’opéra-comique che alterna brani canati a dialoghi parlati; la serenata teatrale settecentesca, con Marc’Antonio e Cleopatra di Hasse, scritta a Napoli nel 1725 per le voci delle star dell’epoca, il contralto Vittoria Tesi e il castrato Farinelli, che interpretò il ruolo della regina egiziana.

Pepito

Le produzioni sono affidate ad interpreti di grandissimo prestigio. Alessandro Corbelli – tra i più grandi nel repertorio buffo – sarà il maestro cimarosiano e interpreterà arie di Rossini e Donizetti nella sua folle “prova d’orchestra” di felliniana memoria. I solisti dell’Orchestra Filarmonica Italiana saranno diretti da Sebastiano Rolli. Alfonso Antoniozzi sarà Vertigo, il factotum di paese che prende in giro il Figaro rossiniano, e curerà la messa in scena di Pépito, l’operetta di Jacques Offenbach, nata nel 1853 sul palcoscenico del Théatre des Varietès, offerta nell’elegante riscrittura di Giovanni Piazza per ensemble da camera e la traduzione italiana di Vincenzo De Vivo (entrambe nate per una fortunata edizione al Cantiere d’Arte di Montepulciano, nel 1987, con il giovanissimo Antoniozzi protagonista). Con lui canteranno Maria Sardaryan (Manuelita), la Lisa della Sonnambula alle Muse, lo scorso anno, e il tenore Pierluigi d’Aloia (Miguel). Sul podio dell’Orchestra Sinfonica Rossini salirà Marco Guidarini. Il contralto Delphine Galou e il soprano Sophie Rennert – autorevolissime voci dell’opera barocca – saranno le interpreti di Marc’Antonio e Cleopatra di Hasse, sotto la direzione di Ottavio Dantone, con l’Accademia Bizantina, uno dei complessi più prestigiosi nel panorama internazionale. La mise en espace sarà curata da Lucio Diana, i costumi da Stefania Cempini (info: www.fondazionemuse.org).

Marc’Antonio e Cleopatra

 

 

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