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“Marche: dalla vigna alla tavola”,
bando da 600mila euro
per promuovere vino di qualità

REGIONE - L'iniziativa per favorire la ristorazione post Covid. L'assessore all'agricoltura, Mirco Carloni: «Investiamo sul binomio turismo e convivialità in vista della ripartenza»

 

ServiziInformatici_Carloni

Mirco Carloni

 

Un sostegno ai produttori di vini di qualità e al settore della ristorazione in vista delle riaperture post Covid. Sono le finalità del bando regionale “Marche: dalla vigna alla tavola” che destina 600 mila euro per progetti promozionali e di degustazione dei prodotti alimentari di qualità, a partire dai vini a denominazione certificata (Docg, Doc, Igt). «L’idea è quella di investire sul binomio turismo e convivialità che contraddistingue i servizi di ospitalità dei nostri operatori – evidenzia il vice presidente Mirco Carloni, assessore all’Agricoltura – Vogliamo dare risposte urgenti alle attività ristorative e ai produttori enologici, fortemente colpiti dalle ripetute restrizioni imposte dalla pandemia. Tutto ciò nell’auspicio che, a breve, con l’approssimarsi dell’estate e anche a seguito del progresso della campagna vaccinale, si avrà, come da tutti auspicato, un graduale allentamento dei divieti, con la ripresa delle attività ristorative e connesse al turismo. Le Marche vogliono farsi trovare pronte a questo appuntamento, con iniziative adeguate a una immediata ripartenza». Il bando scadrà il 30 maggio. Finanzierà progetti che aggregano operatori turistici, albergatori e produttori. Le imprese dovranno sottoscrivere un Accodo di partenariato, con un soggetto capofila e la partecipazione di almeno dieci operatori Ho.Re.Ca. (hotel con ristorante, ristoranti, pizzerie, pub, mense/catering, aperitiverie). I progetti per i quali si richiede il contributo regionale dovranno prevedere la realizzazione di eventi per la promozione dei prodotti alimentari di qualità, un piano di comunicazione, l’attuazione di almeno un evento per ogni operatore partecipante. A ogni evento dovranno partecipare almeno venti ospiti (alcuni provenire da fuori regione), coinvolgere almeno tre cantine, garantire la presenza di un sommelier e di tour operator per assicurare l’accoglienza. Le iniziative andranno veicolate sui mass media, digital media e social network.

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