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Canile sequestrato,
la deputata Patrizia Terzoni
interroga il ministro Speranza

TRECASTELLI - I casi di brucellosi tra gli 800 animali, tenuti in condizioni sanitarie inadeguate, rischiano di aggravarsi. La parlamentare del M5S ha chiesto al ministero di stanziare «una cifra adeguata per affrontare il problema nel medio e lungo periodo visto che i 200mila euro assegnati dalla Regione Marche basteranno a malapena per arrivare a giugno»

 

 

Canile sequestrato a Trecastelli, il focolaio di brucellosi non si ferma a 4 mesi dal sequestro degli oltre 800 cani, le associazioni animalisti continuano a chiedere aiuto alle istituzioni e l’altro ieri sera il caso è approdato alla Camera dei Deputati con la discussione della interrogazione presentata dalla parlamentare marchigiana Patrizia Terzoni. (video al link). «La situazione nel canile di Trecastelli è ancora devastante, con i cani tenuti in maniera vergognosa in trasportini e addirittura vetrinette, con animali in condizioni sanitarie pietose e i congelatori pieni di carcasse infette secondo quanto mi è stato riferito. – ha ricordato l’on. Terzoni in aula – Tra l’altro pare che per un periodo sia stata anche staccata la corrente, poi riallacciata solo grazie all’intervento del sindaco. Non oso immaginare cosa siano diventati quei congelatori che contengono quelli che oggi sono rifiuti speciali pericolosi. I veterinari dell’Asur sono in gravissimo ritardo nella gestione sanitaria di un problema che rischia di aggravarsi ogni ora che passa, visto che gran parte degli oltre 1.000 cani sono positivi a una malattia, la Brucella canis, che tra l’altro è trasmissibile all’uomo».. Ieri la deputata ha depositato una seconda interrogazione per sollecitare interventi drastici da parte del Ministro Speranza.

Patrizia Terzoni

Nell’interrogazione è stato inoltre stigmatizzato il comportamento dell’Asur «che non solo ha lasciato che in questi anni il problema si ingigantisse ma che anche dopo il sequestro sta dimostrando un’inerzia nella gestione di un problema che rischia di esplodere, visto il numero di animali coinvolti e la facilità con cui la malattia si trasmette tra i cani. – ha sottolineato la Terzoni – Non si può certo pensare di lasciare la gestione di un problema di questo livello al sindaco di un piccolo Comune che pure sta facendo di tutto, ben oltre le sue possibilità. Ho quindi chiesto al ministro di stanziare una cifra adeguata per affrontare il problema nel medio e lungo periodo visto che i 200mila euro assegnati dalla Regione Marche basteranno a malapena per arrivare a giugno quando i cani positivi – che sono centinaia – dovranno essere gestiti a vita. Poi ritengo opportuno fare un monitoraggio speditivo della fauna selvatica nel territorio circostante il canile, visto come è stato gestito e considerato che la patologia può essere trasmessa ai canidi selvatici. Infine ho chiesto che il Ministero verifichi il comportamento della Regione visto che stiamo parlando dell’unico focolaio europeo di questa malattia e provveda a istradare gli animali positivi verso attività di ricerca su questa zoonosi che consentirebbero di seguire gli animali per anni dando utili informazioni alla comunità scientifica. Serve una strategia di medio-lungo periodo che però nessuno sta elaborando e mettendo in campo» ha concluso la deputata del M5S.

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