Con due primi posti in altrettante giornate di gara, ad Arbatax l’anconetano Giacomo De Mola si è laureato Campione Mondiale di Pesca in Apnea. Un titolo, quest’ultimo, che all’Italia mancava dal 2004, quando Stefano Bellani vinse il Mondiale di Iquique, in Cile.
«La vittoria di De Mola è stata netta e schiacciante. – evidenzia una nota della Fipsas – L’atleta anconetano ha infatti dominato entrambe le giornate di gara, dimostrando di possedere sia delle doti atletiche che delle capacità tecnico-tattiche davvero eccezionali. Del resto, la sua impeccabile strategia di gara lo ha portato a collezionare 12 prede, tra cui una cernia bianca, e 5 specie la prima giornata (in cui si è accaparrato il bonus di 1000 punti per il completamento della specie degli scorfani) e 22 prede e 4 specie la seconda giornata (nella quale ha completato sia la specie degli scorfani che quella dei saraghi). Ha provato a tenere il suo passo, senza, però, riuscirci, lo spagnolo Oscar Cervantes Riera, resosi in ogni caso protagonista di un eccellente Mondiale. Per lui 14 prede e 3 specie la prima giornata (nella quale ha completato la specie degli scorfani) e 16 prede e 4 specie la seconda giornata (in occasione della quale ha completato nuovamente la specie degli scorfani). Dietro allo spagnolo, medaglia d’argento, si è andato a collocare il croato Stjepko Kesic, medaglia di bronzo e autore anche lui di un Mondiale di altissimo livello: 9 prede la prima giornata, tra cui una cernia bianca di 7.540 kg, e 12 prede più due a coefficiente e 5 specie la seconda giornata (nella quale ha completato la specie degli scorfani)».
Molto buone anche le prove degli altri due atleti italiani in gara, vale a dire Cristian Corrias e Dario Maccioni, che, con grande abnegazione e spirito di squadra, sono riusciti a chiudere, rispettivamente, all’ottavo e al decimo posto, consentendo così all’Italia di conquistare la prima posizione nella classifica per Nazioni, seguita dalla Spagna, seconda, e dalla Grecia, terza.
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