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Claudia Rossi campionessa del mondo
di vela d’altura in coppia misto

SPORT -Si è concluso ieri in Laguna di Venezia il Double Mixed Offshore World Championship. L’anconetana. in coppia con Pietro D’Alì, dopo aver chiuso le prime due regate in quarta e seconda posizione, si è aggiudica la tappa conclusiva e il titolo mondiale

 Si è concluso ieri nella splendida cornice della Laguna di Venezia il Double Mixed Offshore World Championship, il Campionato Mondiale di vela d’altura in coppia misto, che ha visto i dieci migliori equipaggi della vela d’altura internazionale competere per il titolo mondiale. Le regate, che si inseriscono nell’ambito della manifestazione Nastro Rosa Tour – Il Giro d’Italia in barca a vela, si sono disputate a bordo dei Figaro 3, la Classe di imbarcazioni monoscafo a foil realizzate dal cantiere Beneteau per competizioni offshore, e si sono svolte in tre tappe (Brindisi – Bari, Bari – Ravenna, Ravenna – Venezia). L’anconetana Claudia Rossi, in coppia con Pietro D’Alì, dopo aver chiuso le prime due regate in quarta e seconda posizione, si aggiudica la tappa conclusiva e vince il titolo mondiale. Claudia ha già vinto tre Campionati Europei J/70, mentre Pietro D’Alì è uno dei velisti più completi della vela italiana, con partecipazioni a Olimpiadi, Giri del Mondo e Coppa America.

«E’ stato un campionato molto complicato, io e Pietro non avevamo mai navigato insieme e soprattutto abbiamo impiegato qualche giorno per entrare in confidenza con la barca. Il Figaro 3 è difficile da portare ma molto divertente. Navigare con i foil non è semplice, bisogna trovare le condizioni giuste, perché possano essere di aiuto, ed è necessario imparare a regolarli bene perché non siano da freno. Ma devo dire che con vento forte la differenza si sente» ha commentato Claudia Rossi. «Essere subito competitivi non è stato facile, ma con Pietro siamo riusciti a trovare un buon equilibrio fin da subito e questo ci ha permesso di crescere regata dopo regata. I nostri risultati sono migliorati dal quarto, al secondo posto, fino alla vittoria qui a Venezia. La tappa più dura è stata Bari/Ravenna, non tanto per le miglia percorse quanto per le condizioni. In alcune zone abbiamo trovato vento molto leggero che ci ha costretto a passare anche sei ore fermi nello stesso punto. Sono momenti difficili perché la flotta si ricompatta, le carte si possono rimescolare e si rischia di perdere il vantaggio acquisito. A livello mentale quella tappa è stata molto impegnativa» ha proseguito la velista anconetana.

A regatare per il titolo, velisti di grande esperienza, come Guillermo Altadill e Martin Stromberg, veterani di Volvo Ocean Race e regate oceaniche. «È stato un campionato molto serrato. Eravamo tutti molto vicini con i punti e sapevamo che l’ultima tappa sarebbe stata decisiva. Siamo partiti da Ravenna con l’obiettivo di vincere, ce l’abbiamo messa tutta e ci siamo riusciti. I programmi futuri prevedono a breve il campionato italiano J/70, e poi qualche regata in zona. Per il prossimo anno alle regate con il J/70 si affiancherà un progetto nel circuito offshore. Le regate a bastone sono divertenti e affascinanti e proseguirò con il mio team, ma da un paio di anni mi sono appassionata alle competizioni offshore e quest’anno ho avuto modo di partecipare a tante regate lunghe. Questa passione aumenta e spero che ci saranno occasioni future per continuare a fare dei buoni risultati, sempre in doppio, in altre regate importanti come quella appena conclusa». «Dopo l’Italiano J/70, andrò a Trieste per la Barcolana con la mia famiglia, e per quest’anno direi che va bene così. Per l’anno prossimo ricomincerò con il J/70 e poi darò un po’ di spazio anche all’offshore, magari facendo un progetto un po’ più a lungo termine con i Figaro» ha concluso Claudia Rossi.

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