Un luogo pubblico intitolato a Stefano Cucchi: bocciata mozione di Francesco Rubini (Altra idea di città). «A due anni dal suo deposito – scrive il consigliere in un post –, oggi in Consiglio comunale si è discussa la mia mozione con cui chiedevo l’intitolazione di un luogo pubblico a Stefano Cucchi. Ad esito di un dibattito tra il deprimente e l’aberrante, l’aula ha bocciato il mio testo con il voto contrario di centro destra e centro sinistra. A favore, oltre al sottoscritto, i soli colleghi Vecchietti (M5S) e Quacquarini (gruppo misto), che ringrazio. Per ora solo tanta tristezza per una classe politica locale ancora una volta incapace di avere il coraggio di stare dalla parte delle vittime degli abusi di Stato». Nel documento si ricordava che, «dopo anni di depistaggi, falsità, menzogne e ignobili campagne politiche contro Cucchi e la sua famiglia, fin da subito in prima linea alla ricerca della verità, la Corte di Assise di Roma ha condannato Alessio di Bernardo e Raffaele d’Alessandro, due dei carabinieri protagonisti del fermo a Stefano Cucchi, alla pena di 12 anni di reclusione per aver commesso il reato di omicidio preterintenzionale. La sentenza cristallizza in sede giudiziaria quanto già chiaro da molti anni: Stefano Cucchi è stato pestato violentemente subito dopo il suo fermo dai carabinieri e poi lasciato morire». Si chiedeva dunque alla giunta di «inviare un messaggio istituzionale di solidarietà e sostegno alla famiglia Cucchi a nome dell’intera città di Ancona comunicando l’approvazione della presente mozione» e di «avviare l’iter necessario per l’individuazione di una Via, Strada o altro luogo e successiva intitolazione in memoria di Stefano Cucchi, ragazzo, vittima innocente dello Stato Italiano». Proposta però bocciata.
(m.m)
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