Lo ha salvato il compagno di cella dopo averlo trovato nel bagno, con al collo un cappio ricavato dalle lenzuola: a tentare quel gesto estremo è stato Mattia Rossetti, il 27enne anconetano accusato di aver ucciso lo scorso 8 dicembre l’ex compagno di scuola, Michele Martedì, parrucchiere 26enne, in una traversa di via Maggini dopo averlo cercato e trovato mentre rientrava a casa con il proprio cane, intorno all’ora di pranzo. Rossetti si trova nel carcere di Montacuto dal giorno dell’omicidio. Il tentativo di suicidio è avvenuto intorno alla mezzanotte di ieri quando il giovane si è diretto in bagno, approfittando del cambio di turno degli agenti della polizia Penitenziaria, portando nascosti con sé alcuni brandelli di lenzuolo sfilacciati e annodati per usarli poi come corda. Il compagno di cella, non vedendolo rientrare, lo è andato a cercare trovandolo con il cappio al collo. Immediatamente ha cercato di salvarlo strappando la corda in cotone e adagiandolo a terra per poi dare l’allarme. Arrivati gli agenti, gli hanno subito allentato il cappio chiamando il 118. Sul posto sono intervenute l’automedica e un’ambulanza. Rossetti, poi ripresosi, è scoppiato in un pianto disperato, probabilmente ripensando anche a quanto accaduto a Michele Martedì. Il detenuto è stato quindi trattato sul posto dal personale sanitario e portato all’ospedale di Torrette per gli ulteriori accertamenti medici. Proprio lunedì scorso, il gup ha decretato per Rossetti il rinvio a giudizio per omicidio volontario pluriaggravato. Il processo si aprirà a febbraio 2022. L’imputato aveva affrontato l’udienza direttamente da Montacuto tramite un video-collegamento e prima che il giudice si ritirasse in camera di consiglio, aveva chiesto di prendere la parola: «Chiedo scusa per quanto accaduto, provo un profondo rimorso».
(Redazione CA)
Omicidio del Pinocchio, Corte d’Assise per Mattia Rossetti: «Profondo rimorso per quanto accaduto»
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