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Addio a Regina De Santis Mengarelli,
simbolo culturale della città

ANCONA - L'ex ristoratrice e staffetta partigiana, è stata una delle protagoniste della vita sociale del capoluogo. Il sindaco Mancinelli: «La sua forza è memorabile e indimenticabile»

Regina Mengarelli ( a destra)  con la figlia Cassandra e lo scultore Valeriano Trubbiani (foto Giusy Marinelli)

Un simbolo della vita sociale e culturale di Ancona. E’ morta Regina de Santis Mengarelli, ex ristoratrice e staffetta partigiana. Il ricordo del Comune di Ancona: «Regina rappresenta un modello di impegno civile che ha attraversato i decenni, e si è mostrato in diverse forme: quella della staffetta partigiana in lotta per la libertà e per il futuro del Paese, quella della proprietaria di un luogo unico nella storia di Ancona, l’albergo ristorante Tonino gestito con il marito (in piazza Rosselli, ndr), in cui alcune delle menti più vivide del Novecento erano solite passare il tempo e dialogare: Trubbiani, Burri, Pasolini, Guttuso, Bompadre e tanti altri. Ma anche quella di sostenitrice degli artisti, di vero e proprio punto di riferimento per il mondo italiano della pittura, e infine quella di acuta collezionista, dall’occhio unico, sensibile e appassionato. Recentemente, con la curatela della figlia Cassandra, la Pinacoteca di Ancona ha ospitato una fortunata mostra dedicata all’esperienza di Regina e Tonino, figure capaci di essere al tempo stesso tra la gente e nell’olimpo dell’arte, simboli di una città accogliente e innovativa». Le parole del sindaco Mancinelli: «Regina è un esempio per tutta la comunità: la sua passione, il suo impegno, la sua vita testimoniano come sia possibile realizzarsi ed essere fieri di se stessi nel pieno rispetto e nella cura degli altri. La sua forza è memorabile, e indimenticabile». Regina lascia la figlia Cassandra, scrittrice, ex dirigente Arpam ed ex consigliera comunale.

 

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