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Regione, Simona Lupini lascia il M5S
«Costituisco il Gruppo Misto»
«Le dimissioni sarebbero state più coerenti»

STRAPPO - La scelta della consigliera regionale: «Rimango concentrata sui temi e, in questo momento, senza particolari connotazioni politiche». La risposta del senatore pentastellato Fede: «Siamo molto amareggiati, prendiamo atto della tendenza nazionale di molti che eletti nelle istituzioni grazie al partito che li ha candidati e a una comunità che li ha votati quasi sempre poi preferiscono il cambio di casacca alle conseguenti  dimissioni»

Simona Lupi, ex consigliera del M5S in Regione

 

Strappo nel Movimento 5 stelle nelle Marche: la consigliera regionale Simona Lupini, eletta nel 2020, lascia il gruppo. «La mia decisione è di costituire il Gruppo Misto in Regione – spiega – Rimango concentrata sui temi e, in questo momento, senza particolari connotazioni politiche. Nell’interesse esclusivo della cittadinanza della nostra regione deciderò di volta in volta eventuali convergenze sui temi concreti, come peraltro da sempre caratterizza la mia attività, fatta di competenza e massima attenzione ai contenuti». Domani la formalizzazione della nascita del Gruppo Misto da parte dell’Ufficio di Presidenza dell’Assemblea legislativa.

«Sappiamo che la consigliera Lupini è un ‘tecnico prestato alla politica’ ma, nel caso non ci si ritrovi più nelle dinamiche richieste da un ruolo politico come quello di consigliere regionale, sarebbe probabilmente più coerente e comprensibile la scelta di dimettersi». Così il senatore Giorgio Fede, già facilitatore per le Marche, dopo la decisione di Lupini.

Il senatore Giorgio Fede

«Siamo molto amareggiati dalla decisione della consigliera di uscire dal gruppo M5S nel Consiglio regionale delle Marche – continua Fede – Una decisione che ci risulta dovuta a motivi personali, e che stupisce, in quanto la scelta di candidarsi era stata totalmente libera e senza pressioni di alcun tipo, così come il lavoro svolto finora in consiglio regionale nel gruppo consiliare M5S. Pensavamo anche che fosse consapevole dell’impegno richiesto, definito a livello di contenuti dal programma elettorale presentato, senza interferenze o necessità, per esempio, di schierarsi su temi nazionali. Sappiamo che la consigliera Lupini, come tutti gli eletti del Movimento 5 Stelle è un cittadino che ha scelto di mettere a disposizione nelle istituzioni la propria esperienza e professionalità, ma, nel caso non ci si ritrovi più nelle dinamiche richieste da un ruolo politico come quello di consigliere regionale, sarebbe probabilmente più coerente e comprensibile la scelta di dimettersi dal ruolo. Se non altro, nel rispetto di chi ci ha dato questa opportunità, e così lasciando spazio al primo dei non eletti. Prendiamo comunque atto della sua decisione che, purtroppo, conferma la tendenza nazionale di molti che eletti nelle istituzioni grazie al partito che li ha candidati e a una comunità che li ha votati quasi sempre poi preferiscono il cambio di casacca alle conseguenti  dimissioni».

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