facebook rss

Formazione professionale,
risorse da Pnrr e ‘Programma Gol’

LAVORO - Presentato il Piano attuativo regionale del Programma nazionale per la Garanzia di Occupabilità dei Lavoratori che assegna alla Regione Marche per l’anno 2022, 21.384.000 euro, oltre a 1.470.000 euro  quale fondo per il potenziamento delle competenze dei lavoratori fuoriusciti dalle crisi aziendali, per un totale di 22.854.000 euro

 

 

 

«Ci impegniamo per uscire dalla crisi lasciata dalla pandemia e per dare maggiori occasioni di crescita ai lavoratori. In questa ottica, il Pnrr ci offre grandi opportunità». E’ quanto ha dichiarato l’assessore regionale al Lavoro, Stefano Aguzzi, presentando il Piano attuativo regionale del Programma nazionale per la Garanzia di Occupabilità dei Lavoratori (Gol) che assegna alla Regione Marche per l’anno 2022, 21.384.000 euro, oltre a 1.470.000 euro  quale fondo per il potenziamento delle competenze dei lavoratori fuoriusciti dalle crisi aziendali, per un totale di 22.854.000 euro.

Il Programma Gol è stato adottato in attuazione della Missione 5, la Componente 1 – Politiche per il lavoro – del Pnrr ed ha come obiettivo principale l’introduzione di un’ampia e integrata riforma delle politiche attive e della formazione professionale, supportando percorsi di riqualificazione professionale e di reinserimento di lavoratori in transizione e disoccupati (percettori di reddito di cittadinanza, Naspi, e Cigs), nonché, in stretto coordinamento con le Regioni, livelli essenziali di attività formative per le categorie più vulnerabili.
In attuazione della Missione 5C1 del Pnrr il Ministero del Lavoro ha adottato il Programma GOL, attraverso le cui risorse, assegnate per il 2022, la Regione Marche ha come obiettivo di prendere in carico 14.580 beneficiari, di cui almeno 3.888 dovranno essere coinvolti in attività di formazione e di questi, almeno 1.458 in competenze digitali.

«Abbiamo seguito con grande attenzione la fase che ha portato alla ripartizione delle risorse alle Regioni – ha spiegato Aguzzi – In questo percorso le Marche hanno giocato un ruolo da protagonista e devo dire che siamo stati sufficientemente appagati rispetto alle nostre richieste». «E’ volontà della Regione Marche – ha continuato Aguzzi – che adesso il Piano attuativo regionale non si agganci di rimbalzo alla ripresa economica post pandemica ma diventi l’occasione per affrontare nodi e criticità di lungo periodo del modello di sviluppo locale». Ecco allora il ruolo fondamentale della formazione professionale per contrastare lo squilibrio tra domanda e offerta di lavoro e la carenza di competenze dei lavoratori. «L’intersezione tra politiche del lavoro e politiche della formazione – ha detto Aguzzi – è una leva determinante delle politiche di sviluppo e consente l’inclusione dei soggetti fragili e vulnerabili, soprattutto giovani e donne, come modello di recupero dello spreco di risorse umane». Obiettivi che si raggiungono attraverso forme di cooperazione tra servizi per il lavoro pubblici e soggetti privati accreditati, oltre all’indispensabile contributo delle imprese.

La Regione Marche individua nei suoi 13 Centri per l’impiego il luogo della valutazione (assessment) personale dei beneficiari di GOL e dell’orientamento nei differenti percorsi prospettabili.
Il Piano prevede l’attivazione di 5 percorsi contenenti la descrizione delle singole misure attivabili, degli obiettivi e risultati di ciascuna misura, dei parametri di costo e dei soggetti coinvolti nell’erogazione:
Percorso 1 – Reinserimento lavorativo: percorso destinato a disoccupati per i quali non si evidenzia necessità di approfondimento su competenze e/o su vincoli personali.
Percorso 2 – Upskilling: il disoccupato sarà indirizzato verso una proposta di aggiornamento professionale.
Percorso 3 – Reskilling: questo percorso è riservato ai disoccupati per i quali è emerso un importante deficit di competenze professionali o esigenze di riconversione, e/o criticità personali.
Percorso 4 – Lavoro e inclusione: previsto per soggetti per i quali si rilevino condizioni di vulnerabilità e fragilità personali e persistente o oggettiva criticità nell’accesso al mercato del lavoro connesse con vincoli e problematiche personali.
Percorso 5 – Ricollocazione collettiva: è rivolto ai lavoratori ancora formalmente occupati, ma potenzialmente in transizione, per effetto di crisi aziendali. La Regione nel proprio ruolo di coordinamento dei tavoli di gestione delle crisi, promuove la definizione di piani di recupero occupazionale con il concorso di tutti gli attori presenti al Tavolo, per individuare delle possibili soluzioni occupazionali. «Questo percorso, in particolare, può rappresentare – ha specificato Aguzzi – il primo tassello di un fondo regionale per le politiche attive del lavoro destinato alle aziende in crisi che la Regione sta pensando di istituire».
Tempistiche di avvio del Piano: ad aprile si prevede la pubblicazione degli avvisi; a maggio l’avvio dell’attività di presa in carico e trattamento dei beneficiari (assessment); a luglio/settembre l’avvio dell’attività dei Percorsi 1, 2, 3, 4 e 5.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Torna alla home page




X