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Prove tecniche da sindaca?
Simonella alle celebrazioni del 25 aprile:
«Saper scegliere la parte giusta»

ANCONA – L'assessora fa le veci della prima cittadina Mancinelli e, senza nominarlo, bacchetta il direttore dell'Ufficio scolastico regionale Filisetti per il messaggio finito al centro dell'ennesimo polemica: «Le idee diverse le rispettiamo dentro ad una cornice democratica. Non è accettabile che quella storia venga raccontata così ai nostri figli». La presidente Anpi Ferretti: «Per un Paese come il nostro, per la sua storia partigiana, oggi non c'è alcun dubbio da che parte stare: con la resistenza armata dell'Ucraina» FOTO

La deposizione delle corone al Passetto

di Martina Marinangeli (foto di Giusy Marinelli)

Prove tecniche da sindaca? Nella giornata – dall’altissimo valore istituzionale – in cui si celebra la liberazione dal nazifascismo e si ricordano i caduti della guerra di resistenza, è l’assessora Ida Simonella a fare le veci della prima cittadina Valeria Mancinelli, che si è presa qualche giorno di riposo.

L’assessora Ida Simonella

C’è chi ci ha visto un neanche troppo velato passaggio di testimone in prospettiva 2023 e chi, invece, ha fatto notare come, in caso di assenza del sindaco, sia di solito il vice a prenderne il posto. Insomma, non è passata inosservata la fascia tricolore indossata oggi da Simonella, tanto che, scendendo dal palco allestito in piazza Cavour, è stata salutata con un «buongiorno sindaco» che sa di augurio per il prossimo anno. Oggi però è la giornata in cui si ricorda la resistenza, parola che assume connotati ancora più marcati alla luce della guerra che si è scatenata alle porte dell’Europa. «L’Ucraina sta difendendo la sua libertà – ha sottolineato Simonella –. La prima cosa che ci ha insegnato la guerra di Liberazione è saper distinguere, saper scegliere la parte giusta. In questi giorni abbiamo sentito quello che non si può sentire, la lettera che è stata scritta per i nostri ragazzi, in cui si dice che stanno tutti in una stessa storia, con idee diverse, non è così». Il riferimento è alla nota mandata agli studenti dal direttore generale dell’Ufficio scolastico regionale Marco Ugo Filisetti (leggi l’articolo). «Le idee diverse le rispettiamo dentro ad una cornice democratica – ha puntualizzato l’assessora –. Non è accettabile che quella storia venga raccontata così ai nostri figli. Non mescoliamo le cose. Non c’è equidistanza tra Ucraina e Russia: c’è un Paese che ha circondato con un esercito un altro Stato, ed un popolo che ha il diritto di difendersi». La conclusione vale l’augurio che «un 25 aprile arrivi presto anche per quel popolo che sta resistendo».

Parole a cui fanno eco quelle di Tamara Ferretti, presidente dell’Anpi di Ancona: «il pensiero non può che andare alle tragedie che nuovamente si stanno consumando ai nostri confini, in un’Europa che la Seconda guerra mondiale avrebbe voluto senza confini. Ai morti senza senso, alle migliaia di profughi vittime incolpevoli di un’ennesima guerra tra poteri che si rimpallano il fallimento di una globalizzazione che avrebbe dovuto portare al superamento dei blocchi. La condanna della Federazione russa per l’invasione dell’Ucraina è inoppugnabile e non vi può essere alcuna equidistanza tra chi aggredisce e chi viene aggredito. Anche in questo, la Resistenza ci ha insegnato la differenza tra chi sta dalla parte giusta e chi sta dalla parte sbagliata». Poi il corollario del ragionamento: «l’invasione dell’Ucraina ha innescato però una miccia esplosiva che deve essere spenta. Nessuna equidistanza, ma neppure nessuna ipocrisia: chi invoca l’invio delle armi, deve dire fino a che punto ha intenzione di portare lo scontro. E soprattutto, quale prezzo dovrà ancora pagare l’Ucraina in termini di vite umane e di distruzione. A quanti millimetri prima della catastrofe nucleare potranno fermare gli arsenali militari. Per un Paese come il nostro, per la sua storia partigiana, oggi non c’è alcun dubbio da che parte stare: con la resistenza armata dell’Ucraina. Ma chi non sta sotto le bombe ha l’obbligo di fare di tutto affinché il conflitto si fermi».

Al centro il questore Cesare Capocasa

Il prefetto Darco Pellos

Tamara Ferretti

Parte degli assessori della giunta comunale

Il presidente della Provincia Daniele Carnevali

La comandante della polizia locale Liliana Rovaldi

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