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«Abbiamo catturato un solo tonno»
ma la Capitaneria ne conta 5:
la bugia costa oltre 3mila euro

ANCONA - A seguito del controllo effettuato sul peschereccio anconetano, i militari hanno appurato che non si trattava di una cattura accidentale, ma di pesca sistematica e abusiva

I tonni sequestrati dalla Capitaneria di Porto

 

Nel corso della notte fra giovedì e oggi, la Capitaneria di Porto di Ancona, nell’ambito di un’operazione di controllo notturna, ha sanzionato un peschereccio anconetano per pesca illecita di tonno rosso, procedendo al sequestro di circa 200 chilogrammi di prodotto dall’ingente valore.
Secondo quanto emerso, il peschereccio aveva comunicato alla Capitaneria solo la cattura di un tonno, situazione che rientra sostanzialmente nella norma in quanto classificabile come cattura accidentale.
Successivamente però, i militari sono andati a verificare in banchina e, approfondendo il controllo a bordo, è emerso che in realtà il prodotto pescato consisteva in 5 tonni. Situazione, questa, che ha ricondotto l’evento in una sostanziale attività di pesca sistematica e abusiva.
Per questo motivo al comandante, oltre al sequestro, sono state elevate 2 sanzioni per un totale di 3.666 euro. Inoltre sono stati assegnati 3 punti sulla licenza di pesca e 3 punti direttamente al comandante.
Quello denominato «rosso» (Thunnus thynnus) è la specie più pregiata fra i tonni ed è tutelata in modo particolare per evitare l’eccessivo sfruttamento dello stock ittico a causa dell’intenso sforzo di pesca. Per questo motivo esiste una dettagliata normativa comunitaria e nazionale che prevede un elenco di pescherecci autorizzati alla pesca ed una quota massima pescabile da ciascuna unità dell’Unione Europea.
Il prodotto sequestrato è attualmente depositato al mercato ittico ma la Capitaneria di Porto sta procedendo a donarlo ad un’associazione benefica-caritatevole.
Il comandante della Capitaneria di porto, Donato De Carolis fa sapere che «tali operazioni di controllo saranno poste in essere in modo sistematico al fine di scongiurare il perseguimento di tali forme di attività illecite».

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