La Fondazione Cassa di Risparmio di Jesi in collaborazione con l’Associazione Legalità Organizzata organizza un convegno dal titolo ‘Storie di Impresa e Legalità – Gli effetti della criminalità organizzata in Italia e nelle Marche’. «Non si può sviluppare nulla se la criminalità organizzata prolifera nella nostra società, ma si può lottare per un cambiamento». Mauro Esposito è un imprenditore torinese noto alle cronache per aver denunciato la criminalità organizzata che lo stava ricattando. Un imprenditore coraggioso che ha descritto la sua vicenda in un libro e che soprattutto continua la sua battaglia. Sarà ospite del convegno venerdì prossimo, 20 maggio, presso Palazzo Bisaccioni alle ore 18. «I dati che presenteremo parlano di una realtà inquietante – dice l’avvocato Roberto Catani presidente dell’associazione a cui è stato conferito, per il suo impegno civico, il riconoscimento nazionale “19 Luglio 1992 – Terraviva dalla parte della Legalità” – perché con la crisi finanziaria che colpisce le imprese, la criminalità acquisisce nuove aziende tramite subdole azioni di usura. Purtroppo le Marche non sono un’isola felice ed i dati lo confermano. Per questo occorre un’opera di sensibilizzazione affinché l’attenzione contro le mafie sia sempre alta e la società possa reagire».
Mauro Esposito è noto per aver condotto una battaglia legale sia contro la criminalità che contro lo Stato: la sue due guerre. Una battaglia, la prima, che ha vinto; la seconda però non si è ancora conclusa perché lo Stato non vuole riconoscere il risarcimento dei danni subito da un cittadino che denuncia. “La mia battaglia – riferisce Esposito – è per tutti gli imprenditori che si trovano nella mia situazione; occorre diffondere le informazioni affinché l’imprenditore non si senta solo ed isolato”. Qualche mese fa la sua ultima battaglia alla trasmissione le Iene: la denuncia di quegli imprenditori che grazie alla misura di ristrutturazione del 110%, stanno truffando lo Stato tramite il meccanismo teso a gonfiare a dismisura i costi delle ristrutturazioni. E’ così che è stato creato un colossale caso nazionale che è sotto gli occhi di Fisco e Magistratura.«La Fondazione Cassa di Risparmio di Jesi – dice il segretario generale Mauro Tarantino – cerca di sensibilizzare il dibattito. Si tratta di un nostro dovere istituzionale cercare di portare all’attenzione della Città i temi che parlano di economia, diritto e legalità. Il nostro Ente cerca di diffondere la cultura civica». L’ingresso all’evento è libero. Per accedere sarà necessaria la mascherina Ffp2 (per info.: www.fondazionecrj.it tel. 0731 207523 – FAX 0731 207683 info@fondazionecrj.it , (@museocarisj e (@Museo_Carisj).
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